Ha 15 anni ed è una delle più promettenti pattinatrici su ghiaccio di tutta Italia: si tratta della giovanissima lozzese Ginevra Negrello, tesserata per l’ASD Varese Ghiaccio e già stabilmente nel giro azzurro. La sua stagione si è conclusa prima del previsto a causa dell’emergenza sanitaria dettata dalla diffusione del Coronavirus, ma questo non le ha impedito di mettersi in grandissima evidenza in tutte le precedenti gare nazionali (è campionessa italiana della categoria Junior Ladies) e internazionali alle quali ha partecipato da ottobre in poi. Insomma, un bellissimo futuro sembra attenderla e lei, ragazza determinata e lavoratrice, vuole prenderselo a suon di salti e coreografie da standing ovation.

Durante quest’annata hai partecipato niente meno che ad una tappa del circuito Junior Grand Prix della International Skating Union (ISU). Che emozione è stata?
“All’inizio di settembre sono volata a Chelyabinsk, in Russia, dove ho avuto modo di gareggiare con alcune delle migliori pattinatrici Junior in circolazione a livello mondiale. Speravo tanto in questa convocazione e sono stata felice di essermi goduta quei giorni: 7000 persone hanno assistito all’evento, l’atmosfera nel palaghiaccio era meravigliosa e il livello delle performance altissimo. Non sono particolarmente ansiosa e devo dire che ho gestito bene le emozioni e in classifica mi sono posizionata al decimo posto. E’ stato il palcoscenico più importante che abbia mai affrontato e quest’esperienza mi ha spinta ancora di più ad imparare e a migliorarmi”.

Tra ottobre e novembre hai preso parte ad altre due gare internazionali a Zagabria e a Bergamo, mentre a dicembre ti sei laureata campionessa italiana Junior Ladies.
“Al 31° Golden Bear di Zagabria sono arrivata prima e a Bergamo seconda alle spalle di un’atleta che ha vinto gli Europei. Molto bello è stato il successo del campionato italiano al primo anno da Junior Ladies. Sapevo di essere la favorita, ma non è semplice rispettare le aspettative. Non ho avvertito troppo il passaggio di categoria da Advance Novice a Junior Ladies e, anzi, lo attendevo da tempo. Complessivamente sono felice di essere riuscita a salire varie volte sul podio in diverse manifestazioni e di aver accresciuto la mia consapevolezza di quali sono i miei punti di forza e quali gli aspetti sui quali mi devo concentrare”.

Dopo Oberstdorf e L’Aia avresti dovuto gareggiare un’ultima volta in stagione all’Egna Spring Trophy che, però, è stato annullato a causa del Coronavirus. Come sono cambiati i tuoi programmi adesso?
“Avrei dovuto allenarmi fino a giugno e studiare due programmi nuovi. Ora, invece, non posso raggiungere il palaghiaccio di Varese per scendere in pista e provo a tenermi in allenamento a casa per come posso. Penso che in estate avrò poco tempo per riposarmi ma recupererò le settimane “perse” adesso. Di mattina sono impegnata anche nelle lezioni telematiche con la scuola e, dunque, non ho molto tempo per annoiarmi”.

Come hai iniziato a pattinare? 
“Ero piccolissima, avevo solo tre anni e ricordo che mia sorella Giuditta, che è più grande di me, pattinava già al Palaghiaccio a Varese. A cinque anni ho fatto la mia prima gara e man mano che passava il tempo mi sono accorta sempre di più di essere portata per questa disciplina e che questo sport è ciò che mi fa sentire completa. Quando sono in pista mi sento libera e felice e sento che non vorrei essere altrove”.

Ad aiutarti nel tuo percorso di crescita ci sono tante persone. 
“Devo ringraziare l’ASD Varese Ghiaccio, dagli allenatori, ai dirigenti e a tutte le persone che gravitano attorno a questa società. Tutti mi fanno sentire capita e coccolata e a poco a poco insieme abbiamo raggiunto risultati strepitosi. Oltre ai miei allenatori, voglio ringraziare anche il coreografo con il quale monto i nuovi programmi, il preparatore atletico che mi segue anche fuori dal ghiaccio e l’insegnante di danza che mi dà consigli sulla postura e sulle linee da seguire. Sono felicissima di essere in questa società e di avere tante compagne che fanno il mio stesso percorso e che, con gli anni, sono diventate anche mie amiche”.

Quali sono i tuoi obiettivi? E i tuoi sogni?
“Il traguardo più prossimo che mi sono posta sono gli Europei Senior che si terranno a Zagabria a gennaio dell’anno prossimo. Quello che sogno sono invece le Olimpiadi: punto a Cortina-Milano 2026 ma anche a quelle del 2022 a Pechino. Posso farcela”.

Laura Paganini