Nel panorama delle dichiarazioni (più o meno di circostanza) sull’argomento tagli salariali, spiccano quelle rilasciate al quotidiano La Provincia di Cremona dal Direttore Generale della Pergolettese Cesare Fogliazza.
Parole durissime che non necessitano di didascalie: “Sono schifato dalla posizione presa da miei giocatori sulla questione stipendi. Dovrò rivedere bene il mio futuro nel calcio. Ho proposto loro la riduzione del 50 % degli emolumenti, non stanno facendo niente. Ora mi sento dire che se lo Stato concederà la cassa integrazione, dovremo integragli il restante 20%. Mi ha colpito la loro mancanza di sensibilità. Negozi, bar, ristoranti, uffici, attività sono chiusi da mesi senza guadagno. Ci sarebbe da essere contenti a prendere più della metà del salario, ma loro no: i miei calciatori, stando a casa puntano al 100%. Ma con chi credono di iniziare il prossimo campionato? Quante aziende sponsorizzeranno lo sport? Il presidente della Federcalcio Gravina vuole far ripartire i campionati? Pensa di essere il Padre Eterno? Spieghi il perché alla gente normale non si possono fare i tamponi e ai calciatori invece li faranno ogni due giorni. Mio nipote Andrea ha aspettato nove giorni per un tampone. Oggi non c’è più. Se farà riprendere l’attività, la responsabilità sarà di Gravina. I morti meritano rispetto. Il calcio vive di emozioni. Ormai, questo campionato, di emozioni non ne darà più”.

Giovanni Castiglioni