C’è un po’ di amarezza tra le giocatrici della UYBA per lo 0-3 rimediato nella finale di Coppa Italia contro Conegliano. “Siamo entrate in campo con un atteggiamento diverso rispetto alla partita di Conegliano il giorno di Santo Stefano – spiega la regista biancorossa Alessia Orro -. All’inizio del primo set avevamo voglia di combattere su ogni pallone, ma loro sono state più brave e hanno prevalso in tutto. Il nostro muro-difesa non è stato bene e loro hanno attaccato molto facilmente. In più le nostre avversarie hanno i centrali secondo me più forti al mondo e questa sera si è visto“.
Ha fatto il suo esordio in maglia UYBA la leggenda Francesca Piccinini che di trofei ne ha vinti a iosa nella sua lunghissima carriera. Lo spirito è quello ancora di una ragazzina: “E’ sempre una bella emozione e mi tremavano le gambe proprio come ho fatto il mio primo debutto a 14 anni – spiega -. A parte la prima emozione, poi mi sono sentita nel mio habitat naturale e ho cercato di dare il massimo per la mia squadra. Forse avrei potuto fare qualcosa di più ma ci saranno altre occasioni e faremo tesoro di questa sconfitta“.
Britt Herbots commenta: “Oggi in molti aspetti non abbiamo fatto bene, mentre loro sono incredibili con Egonu, i centrali e nel muro difesa. Per noi è stata molto difficile. Fino al 17-17 del primo set abbiamo retto, ma poi non più. Conegliano non è imbattibile perchè nessuno lo è, anche se finora non ha mai perso. Noi siamo un gruppo giovane e ci abbiamo provato in casa nostra“.
Infine, coach Stefano Lavarini: “Il percorso che ci ha portato fin qui è stato ottimo, ci siamo meritati di giocare questa finale di Coppa Italia, in maniera per niente scontata. E’ chiaro che non sono soddisfatto di aver perso stasera, ma bisogna saper accettare quelle che sono le qualità dell’avversario, che in questo momento sono superiori alle nostre, e prendere con il giusto equilibrio l’insegnamento che arriva da questa gara. L’insegnamento è che ci sono degli aspetti del gioco in cui dobbiamo applaudire l’avversario, ce ne sono altrettanti in cui dobbiamo preoccuparci di fornire una prestazione migliore. Ho cercato, con i cambi, di trovare qualche giocatrice che potesse dare qualcosa in più, accendere una scintilla che potesse diminuire il gap con l’Imoco. Non è stato sufficiente per essere al livello della Conegliano di oggi“.
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Laura Paganini