1910-2020: a marzo il calcio varesino avrebbe compiuto 110 anni. Nonostante non ci sia un club a portare avanti la storia del Varese Calcio (ci riuscirà presto il Città di Varese?) avevamo in programma comunque una serie di iniziative per non far passare inosservato il 22/03/2020 e pensavamo anche di dedicare le iniziative per celebrare la ricorrenza in primis a Pietro Anastasi.
Poi c’è stato il Covid e la conseguente impossibilità di creare momenti di aggregazione. Ci eravamo affidati alla consueta esperienza dell’amico e collega Vito Romaniello che, nei suoi giri sportivi ed enogastronomici legati a Italia Foodball Club, è stato nelle città che hanno segnato la carriera di “Petru u turcu”, come Anastasi veniva chiamato a Catania.

“Sono partito da Catania, dove ho incontrato amici d’infanzia di Pietro e dove è cominciata la carriera del campione siciliano – ci racconta Romaniello -. Subito dopo la Seconda Guerra Mondiale una ampia area a sud dell’aeroporto di Catania Fontanarossa è interessata da un importante piano di sviluppo che prevede l’insediamento di imprese nel settore edilizio, meccanico, elettrico. E’ che hanno trovato casa molte famiglie di operai. Tra queste ce n’è una particolarmente numerosa, composta da nove persone. È quella del piccolo Pietro Anastasi. Ama il pallone, lo rincorre ovunque, gioca in strada anche quando dovrebbe essere a scuola”.
Un documentario, quello realizzato da Vito, che parte da Catania, arriva a Varese, si sposta a Torino e nella Milano nerazzurra, prima di chiudere ad Ascoli.

“Il 24 aprile del 1966 il Varese perde 3-0 in campionato a Catania – continua Romaniello -. Un deluso Alfredo Casati, direttore sportivo dei lombardi, sta per tornare a casa con la squadra quando con un gesto di cavalleria cede il proprio posto in aereo a una donna incinta. Rientra in albergo, scambia quattro chiacchiere con il barista che gli dà un suggerimento per ingannare in tempo in attesa del nuovo volo: ‘Vada a vedere la Massiminiana contro il Paternò, in attacco gioca un ragazzino che è davvero forte‘. Casati lo ascolta. La partita finisce senza reti, ma i movimenti in campo di quella giovane punta lo impressionano tanto da andare giù negli spogliatoi e concludere subito l’affare: Pietro Anastasi diventa così un calciatore del Varese”. 

La prima parte della storia di quello che è stato il “Pelè bianco”. La prossima settimana pubblicheremo la parte di storia che riguarda Varese, il trampolino di lancio di Pietro Anastasi. 

Michele Marocco

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