Lunedì di riflessioni e pensieri in casa Openjobmetis dopo la brutta, bruttissima sconfitta di ieri sera per 80-67 sul campo della Vanoli Cremona. Varese si scioglie come neve al sole di fronte ad una squadra, quella allenata da Paolo Galbiati, costruita in fretta e furia che non sembrava nemmeno dovesse iscriversi al campionato e che in due settimane è capace di vincere sul campo della Virtus Bologna e contro Varese, superandola in classifica. Il tutto frutto di una coesione, organizzazione e pluralità di interpreti che forniscono soluzioni ed alternative che oggi Varese non riesce a trovare.
I biancorossi, dopo la vittoria sul campo della Fortitudo, si sono spenti improvvisamente, un black out iniziato nel derby con Cantù e proseguito ieri sera, gara in cui la squadra di coach Bulleri pare non entrare mai in campo.
Il dato più preoccupante è la poca, pochissima qualità che deriva dagli esterni varesini. Escluso il solo Strautins e capitan Ferrero che dà sempre il suo contributo, Jakovics e Douglas toppano clamorosamente. Il lettone sembra l’ombra di sé stesso in campo e l’americano cade nella seconda gara di fila di gran lunga al di sotto delle sue qualità, con un 1/11 al tiro che ammazza qualsiasi velleità di vittoria di Varese.
Una squadra senza lampi e idee che è frutto della prova inconsistente di Ruzzier, play titolare chiamato ad un veloce e netto cambio di risultati nelle proprie gare, ad oggi scadente, che costringe Bulleri ad assegnare il ruolo di guida a Douglas nei momenti cruciali della gara, come già successo con Cantù. Se poi a tutto questo si aggiunge un Andersson sempre più in confusione ed abulico, il risultato è presto fatto.
Le risposte migliori arrivano dal solito Scola che, nonostante i 26 punti, fatica a tenere sempre su da solo tutta la squadra, e Morse che dà segnali di vita e intensità in una squadra spenta. Proprio questo sembra essere il dato più preoccupante su cui Bulleri ed il suo staff dovranno lavorare, quella capacità di imporre il ritmo della partita, mantra del nuovo corso biancorosso che non si è visto nelle ultime due uscite stagionali.
Un’altalena di prestazioni e risultati ipotizzabili ad inizio stagione vista l’età media di squadra e i tanti cambiamenti apportati in estate, ma che la Openjobmetis deve cercare di omogeneizzare per non ritrovarsi tra 3 giornate ancora più giù in classifica. Il lasso di tempo non è casuale. I prossimi tre impegni della Openjobmetis sono tre scogli che ad oggi paiono più dei veri e propri macigni: Virtus Bologna, Dinamo Sassari e Vuelle Pesaro.
Nella speranza che De Vico possa recuperare quanto meno per la gara contro la squadra di coach Repesa, i biancorossi devono ritrovare in fretta quella grinta e fame che hanno dimostrato di avere nelle prime uscite stagionali ed oggi dispersa, per non trasformare una stagione da possibile sogno a dura realtà.
Alessandro Burin
(foto Ronzani FB Vanoli Basket Cremona)