Giusto due riflessioni per ingannare l’attesa. Quella di sapere cosa farà Javorcic ovviamente (ci siamo? …mah). Contrariamente alle apparenze (o forse no), l’architettura della Pro Patria 2020/2021 è già parecchio delineata.
Le conferme dei quotacentopuòattendere Colombo, Le Noci e Fietta sommate ai contratti già in essere (Mangano, Lombardoni, Brignoli, Cottarelli, Galli, Ghioldi, Spizzichino e Parker), a quelli da formalizzare (Molinari) e ai rientri dai prestiti o ragazzi di bottega (Marcone, Banfi, Ferri e Compagnoni), portano la rosa attuale a 16 giocatori. Una base a cui Turotti dovrà addizionare almeno 4 ruoli chiave ed (almeno) altrettanti elementi complementari. Opera che andrà certamente oltre la data del raduno previsto a occhio entro il weekend del 26 luglio.

Non escludo il ritorno. Uno per reparto. Tornaghi, Boffelli, Bertoni e Mastroianni. I 4 possibili rinnovi (in realtà Boffelli è un prestito dall’Atalanta) che rappresentano le priorità strategiche del club biancoblu. Quanto inciderà la scelta dell’allenatore? Molto. Facciamo pure tutto. In particolare per Bertoni e Mastroianni. Divenuti nel tempo, due feticci dello spalatino.     

Se stiamo insieme ci sarà un perché. Sebbene allo scuro della nuova (?) regola sugli under, la geografia dell’organico tigrotto non potrà che cercare la sponda nei contributi federali. Con il calcio post Covid costretto a fare di conto nel rispetto dei budget prefissati. La posizione di Angelina, Battistini, Molnar, Masetti, Palesi, Pedone, Defendi e Kolaj (rapporti scaduti il 30 giugno o rientrati dai prestiti), sarà quindi subordinata alle due regole auree dell’estate bustocca: nuovo (vecchio) allenatore ed equilibrio di bilancio.      

“Scusa, è tardi” e penso a te. Gira e rigira, si finisce sempre lì. Cioè, sulla panca al momento sfitta dello “Speroni”. Paradossalmente, più passa il tempo e più crescono le probabilità di rivedere Javorcic al suo posto. Perché (così, a pelle), non avrebbe senso menare troppo il torrone se non ci fosse la volontà di proseguire insieme. Quantomeno per gli standard aziendali della Pro Patria targata Testa.                         

Giovanni Castiglioni 

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