Anche la Serie C ha il suo paziente zero. Alla fine era solo una questione di tempo. Per banale calcolo statistico, il Covid-19 pianta le tende anche in Lega Pro. Il soggetto (sintomatico) in questione sarebbe King Udoh, attaccante della Pianese e prodotto del Settore Giovanile della Juventus, attualmente in cura presso l’ospedale Le Scotte di Siena dopo essere risultato positivo al tampone del coronavirus.
Il suo caso, unitamente a quello di un altro paziente toscano, è in attesa di validazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Il 22enne non aveva preso parte al match di domenica scorsa con la Juventus U23 avendo accusato i primi sintomi nel ritiro di Alessandria. Allo stato le sue condizioni sono pienamente sotto controllo ma (in ossequio alla profilassi), l’intero organico della formazione di Piancastagnaio è stato posto in quarantena. Con conseguente sospensione di tutte le attività sportive. Gli amiatini sono attesi dall’impegno interno di domenica 8 marzo con il Siena. A questo punto da considerarsi congelato e rinviato a data da destinarsi.
Sulla vicenda, la Regione Toscana si è pronunciata come segue: “La squadra è rientrata a Piancastagnaio, mentre lui è rientrato autonomamente a casa. Mercoledì mattina gli è stato fatto il tampone a domicilio, che durante la notte ha dato un primo esito positivo. Dalle prime ore di stamattina è ricoverato all’ospedale delle Scotte, a Siena, in isolamento ed è in buone condizioni di salute. Gli stessi malesseri sarebbero stati accusati qualche giorno prima da un secondo giocatore della squadra, che l’azienda sanitaria Toscana sud est sta rintracciando“. Residente a Milano, Udoh potrebbe aver contratto il virus in una delle sue recenti visite alla famiglia. Intanto, per non saper né leggere né scrivere, la Juventus (seppur in mancanza di prove di contagio) ha escluso la propria squadra Under 23 dall’accesso e dagli allenamenti alla Continassa.
La Pro Patria ha affrontato la Pianese lo scorso 9 febbraio nella trasferta di Grosseto. A spanne, fuori dalla finestra di potenziale incubazione. Sia come sia, la sensazione è che in assenza di un’applicazione meno rigida (e più razionale) dei protocolli, la stagione di Serie C (come quella di svariati altri sport e categorie) rischi di essere seriamente compromessa.
Giovanni Castiglioni