Il calcio dilettantistico e giovanile è fermo. Le richieste delle varie società al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, hanno portato ad un adeguamento della nostra regione al DCMP nazionale che prevede lo stop dei campionati dilettantistici regionali e provinciali ma consente gli allenamenti seppure con una serie di norme da rispettare. Nel girone M di Seconda Categoria, Luca Colombo, mister della Pro Juventute dice la sua: una visione che va nettamente in contrasto con quella di Gianmaria Sacchi, ds e attaccante del Parabiago, che proprio nei giorni scorsi ha “svuotato il sacco” sul Covid.
Cosa comporta per realtà come la vostra il secondo stop del calcio in pochi mesi?
“Lo stop dell’attività calcistica arriva non esattamente come un fulmine a ciel sereno, nel senso che in pochi avrebbero scommesso su una stagione regolare e non condizionata dal Covid. A livello pratico, fermarsi appare inevitabile, soprattutto qui in Lombardia, sebbene il provvedimento sia un duro colpo per ragazzi e bambini che non si sa quando potranno tornare a giocare e divertirsi. Per le società e il dilettantismo non credo che ci siano grossi problemi: la voglia di calcio non mancherà mai in Italia”.
Come e quando si potranno recuperare i turni saltati?
“Ipotizzare oggi quando campionato e recuperi potranno essere disputati è molto azzardato. Visti i numeri del contagio e l’arrivo dell’inverno, non credo realistica una ripresa dell’attività proprio in pieno inverno. Forse nell’anno nuovo dovremo giovare ininterrottamente mercoledì e domenica. Ma fare ipotesi ora mi sembra proprio impossibile”.
Come sta affrontando e continuerà a farlo questo stop, soprattutto con i ragazzi?
“Allenando una Prima Squadra, ad oggi, noi che abbiamo avuto quattro contagi in squadra, posso dire che tra i ragazzi prevale la linea del “meglio fermarsi” perché la vita è fatta anche di lavoro e restare a casa quindici giorni a tutti non è consentito. La speranza è quella di ripartire, altrimenti la stagione andrà riprogrammata sotto il punto di vista atletico e fisico”.
Silvia Galli
