Partita, scarico, rifinitura, partita, scarico, rifinitura… Litania incalzante di 5 delle prime 8 settimane di stagione. Intese come quelle trascorse dal 27 settembre, data dell’esordio in campionato con la Carrarese. Una frequenza diluita da qui a febbraio. Periodo in cui occorrerà solo l’infrasettimanale prenatalizio (23 dicembre).
Alla vigilia della trasferta di Pontedera (ore 12.30, stadio “Mannucci”), Ivan Javorcic punta lo sguardo verso la nuova fase: “Il mio lavoro è completamente diverso come metodologia e gestione delle risorse rispetto alle stagioni passate. E’ un anno diverso, in tutto e per tutto. Quando avremo più tempo sarà fondamentale anche la preparazione individuale, del singolo calciatore. Le anomalie di questa annata sono tante e devi adattarti alla situazione. Farà certamente bene avere più tempo per lavorare e cercare di mettere i ragazzi in una condizione psico-fisica ottimale. Il tempo ci aiuterà”.
Dopo 2 sconfitte (profondamente diverse tra loro), gli amaranto di Maraia costituiscono una delle realtà più sintomatiche della Serie C: “Andiamo ad affrontare un avversario solido, con un pensiero comune e una mentalità consolidata per la categoria. Ogni stagione lo dimostra, riesce sempre a far bene. Sarà un viaggio difficile per noi, ne siamo consapevoli e anche per questo motivati”.
Niente lista convocati in ossequio ai tamponi. Ma certezza delle assenze di Ghioldi, Compagnoni, Molinari, Le Noci oltre agli squalificati Nicco e Bertoni. Defezioni su cui si sofferma Ivan Drago: “Sicuramente hanno un loro peso specifico nel nostro centrocampo. Penso che comunque la squadra andrà in campo per fare la partita. Questo è un periodo in cui le assenze sono normali e ci possono tare. Può essere da stimolo per fare ottima prestazione e portare a casa punti preziosi. Fietta? E’ un giocatore che è da tre anni con noi. E’ un leader e conosce perfettamente ogni meccanismo. La sua presenza in campo può farci solo che bene. Certo, è un giocatore diverso rispetto a Bertoni, i meccanismi varieranno in base a quelle che sono le sue caratteristiche”.
La miniserie negativa provoca nello spalatino la necessità del riconteggio: “Fa piacere che il pensiero all’esterno sia orientato verso il fatto che meritavamo di più. E’ un pensiero positivo. Sono numeri potenzialmente migliori. Non dobbiamo dimenticarci la nostra dimensione. Nel mezzo c’è un lavoro profondo e difficile per raggiungere i risultati che stiamo già raggiungendo. I nostri numeri sono migliori rispetto a una squadra, come la nostra, che deve salvarsi. In più, abbiamo inserito ancora più giovani nella rosa e quelli che già c’erano, due esempi su tutti, Parker e Ferri, stanno crescendo esponenzialmente”.
Il campionato biancoblu prosegue. Senza farsi prendere dalla frenesia della contingenza.
Giovanni Castiglioni