Quanto possa essere confortevole una settimana di solo lavoro dopo 15 giorni da 5 gare e 2 infrasettimanali è argomento banalmente scontato. Quindi, lo affrontiamo subito. Pro Patria vs Grosseto. Biancoblu fermi al sacco di Pontedera. Toscani che hanno giocato (perdendo) nel recupero con la Juventus U23. Insomma, il match della 13^ (domenica ore 15, stadio “Speroni”) presente due diverse marce di avvicinamento. Un vantaggio per gli ospitanti? Tutto da dimostrare. Con un avversario che prima del 2-0 subito mercoledì aveva in trasferta un ruolino invitto con 4 successi, un pareggio ed una sola rete al passivo. Fatturato da esportazione da prendere con le necessarie pinze.         

Non possiamo continuare a vederci così. Lo score ha pochi margini di interpretazione: 5 gare casalinghe con una sola vittoria (contro la Lucchese, ultima) e 2 sconfitte (consecutive e in copia e incolla). Il rapporto della Pro Patria con lo “Speroni” quest’anno è decisamente disfunzionale. Soprattutto se raffrontato con il rimarchevole rendimento esterno (1,86 punti a partita contro l’1 spaccato in via Cà Bianca). Domenica Javorcic dovrebbe confermare il GaLoBo in difesa (Gatti/Lombardoni/Boffelli), mentre in avanti potrebbe tornare nell’undici Parker. Possibile ballottaggio Bertoni/Fietta in mediana. In giorni vocati a el Diez, da valutare il rientro del 10 tigrotto Le Noci.           

Di Maremma ce n’è una sola. Dal 6° posto in B del 2009 (con eliminazione ai playoff nella semifinale pulp con il Livorno), alla doppia radiazione nel 2015 e nel 2017 con purgatorio in Eccellenza Toscana e Serie D vinta la stagione passata. Il ritorno tra i pro del Grosseto non è stato certo convenzionale. Risalita farina del sacco di Lamberto Magrini, unico trainer della ultracentenaria storia biancorossa a centrare due promozioni consecutive. Il tecnico umbro sconterà domenica il terzo (ed ultimo) turno di squalifica per “per comportamento offensivo nei confronti dell’arbitro con uso di espressioni blasfeme” (stop seguito all’1-2 interno con il Lecco). Intemperanze non inedite nel repertorio magriniano, già forte delle 4 giornate rimediate a febbraio per lo schiaffo a Cretella (dissidente per un cambio mal digerito). Mercoledì ad Alessandria con la Juve, il vice David Stefani ha schierato 4-3-1-2 con Davide Barosi tra i pali; Raimo, Gorelli, il prodotto locale Andrea Ciolli e Polidori in linea dietro; Cretella, l’albanese di Chiari Erdis Kraja e l’ex Sicula Leonzio Giuseppe Sicurella in mediana; Pedrini enganche dietro alle punte Carlo Manicone (figlio d’arte ed ex Pianese) ed Elia Galligani (3 reti e 3 assist). Sul piano anagrafico, 5 over e 6 under (2 1998, un 1999 e 3 2000).

Nocera una volta. Un solo trascorso, non esattamente favorevole. Anzi, potenzialmente catartico. Sfida affidata a Mattia Pascarella di Nocera Inferiore (Emanuele Spagnolo di Reggio Emilia e Francesco Arena di Roma 1 gli assistenti, Edoardo Papale di Torino il quarto ufficiale). Cioè, l’arbitro dello Speronazo con il Rezzato nell’anno della promozione (0-1 il 14 gennaio 2018). Il 28enne fischietto scafatese è un terzo anno in C con una tradizione non proprio casalinga (31 gare dirette con 8 successi interni, 11 pareggi e 12 vittorie in trasferta).

Giovanni Castiglioni    

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