La Pro Patria Basket Femminile scalda i motori in vista della partenza (sperando ci sia…) del campionato di serie C, ma dopo un biennio comunque positivo, alla guida del “treno” biancoblu ci sarà un altro “macchinista”. Non più coach Riccardo Nalon ma, al suo posto, coach Fabio Vanossi, tecnico di lungo corso che alle spalle sfoggia importanti esperienze a livello maschile, assistente di diversi allenatori in serie C alla Pallacanestro Legnano negli anni 2000; successivamente capo allenatore in varie squadre di serie D nonchè responsabile e allenatore titolare in settori giovanili e, infine, lo scorso anno, capo allenatore al Carroccio Legnano in serie C femminile.
“La verità? Sono esaltato dall’allenare un gruppo semplicemente spettacolare – dice in tono entusiasta Vanossi -. Ho la fortuna di poter lavorare con ragazze più che buone dal punto di vista tecnico e atletico, ma addirittura ottime sotto il profilo umano. Ragazze, in larghissima misura giovani e giovanissime, numerose delle quali ancora Under, che hanno alle spalle un’etica di lavoro davvero eccellente e, a dispetto della carta d’identità, in possesso di una comprensione e “letture” del  degne di giocatrici molto più esperte. Ragazze che si allenano bene e seguono con grande impegno e concentrazione: tutti chiari segnali che la scuola delle giovanili ha certamente prodotto risultati significativi, quantomeno da questi punti di vista”.

Obiettivi per la stagione?
“Spiegati in tre parole – continua Fabio – potrebbero essere: lavorare, continuare a migliorare, divertirsi. Credo siano tutti traguardi raggiungibili perché, come ho detto, le giocatrici vengono volentieri in palestra; essendo tutte giovani hanno ovviamente davanti grandi margini di miglioramento e, infine, essendo un gruppo molto unito si toccano con mano la buona atmosfera e il clima di collaborazione e grande amicizia reciproca. Poi, passando invece agli obiettivi tecnici, abbiamo le carte in regola per fare bene anche se il confronto con le rivali, visto che siamo collocati in un girone formato da squadre molto esperte, si annuncia complicato. Però, contiamo di riempire il gap anagrafico grazie a quattro senior di alto livello come “Dob” De Bernardi, Pogliana, Landoni e Castiglioni, un quartetto che per esperienza e classe è destinato a recitare un ruolo di alto livello in categoria. Mentre il divario fisico, che nel nostro caso è abbastanza visibile, andrà colmato con una strategia di gioco che ricorderà la famosa “Banda Bassotti” di coach Dan Peterson. Quindi, un gioco spregiudicato sui due lati del campo, contrassegnato da aggressività, intensità, velocità e ricerca costante di un ritmo di gioco superiore. Penso sarà possibile farlo perché, dietro al “poker” d’assi citato, ci sono tante Under alle quali, come da tradizione e “mission” del club, affideremo spazi e responsabilità importantissime perché, alla fine dei conti, toccherà a loro il compito di mostrare progressi costanti e, alla lunga, la responsabilità di fare davvero la differenza”.

Massimo Turconi

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