Ci hanno raccontato delle parate più belle e dei momenti memorabili di una stagione mai come quest’anno bizzarra e allo stesso tempo particolare, ora però è tempo di guardare oltre e provare ad immaginare cosa succederà.
I giocatori della prima categoria quanta voglia di calcio hanno? E quale sarà, a loro dire, lo scenario futuro?
Catanese, Solbiatese: “Credo che il nuovo campionato possa partire ad inizio ottobre, anche se immagino non sarà facile, ci saranno tante società in difficoltà, meno sponsor e di conseguenza meno soldi, ecco perché da questo punto di vista mi auguro che il comitato intervenga, che non faccia pagare le iscrizioni; mi auguro anche che non si creerà troppa confusioni con i verdetti e che non piovano ricorsi andando poi a tardare ulteriormente l’inizio della nuova stagione, ma al di là di tali questioni penso che ci sia una gran voglia di giocare e che partendo da questa voglia tutto sarà possibile”.
Andrea Leontini, Solbiatese: “Settembre è la mia speranza per la ripartenza, anche se so che sarà difficile e questo perché tra le mille difficoltà c’è anche il problema di chi non ha le strutture idonee per poter seguire tutte le regole di sicurezza che ci verranno imposte, io comunque resto fiducioso e non vedo l’ora di abbracciare i miei compagni”.
Matteo Migliorin, NFO Ferno: “Mentre a Ferno si attendono i verdetti della stagione passata ma senza alcun assillo o pressione e con la consapevolezza di voler accettare qualsiasi verdetto, contava divertirci e così è stato, interrogarsi su ciò che sarà significa veder tornare di moda il calcio genuino, senza troppi interessi, sarà il momento di chi vorrà divertirsi e basta, degli appassionati veri, ci saranno diverse problematiche sa dal punto di vista economico che atletico, bisognerà adattarsi”.
Gioele Boccato, NFO Ferno: “Abbiamo tutti la frenesia di voler ripartire, di voler giocare, è normale che sia così, penso però che non possa tradursi in una ripresa veloce, ci vorrà massima sicurezza e questo non è un discorso semplice”.
Andrea Scapolo, Ispra: “Spero si possa tornare a giocare al più presto perché non ne posso più di passare le domeniche in casa, il calcio manca, però è vero anche che dipende tutto dall’evolversi di questa situazione di emergenza. Inoltre mi auguro possano esserci delle agevolazioni a livello di under perché come ho detto tempo fa credo sia sbagliato imporre queste regole, si finisce per far giocare non chi merita ma chi è dell’annata giusta”.
Stefano Verde, Ispra: “Il campionato non so come riprenderà è sicuramente un periodo difficile e strano questo, bisogna dare importanza prima alle cose essenziali; io comunque mi auguro riprenda presto e nel modo più normale che siamo abituati a conoscere, il calcio manca a tutti, e poi detto sinceramente noi dell’Ispra abbiamo ancora delle soddisfazioni da toglierci”.
Lorenzo Cardi, San Marco: “Prima di capire quale sarà lo scenario futuro bisognerà capire i verdetti anche perché la San Marco è coinvolta per il discorso retrocessione, per la ripresa mi piacerebbe tanto che fosse agosto come sempre, ma la vedo difficile, nei dilettanti la situazione è complicata”.
Sebastiano Corrado, San Marco: “Il futuro è un bel punto di domanda, ad oggi pare tutto troppo incerto, la speranza di una ripresa è agosto, ovviamente, ma è difficile, staremo a vedere cosa succederà”.
Tony Noto, Arsaghese: “Per la ripartenza sono abbastanza ottimista anche se è normale tenere in considerazione le difficoltà, settembre mi sembra un po’ presto ma credo anche che non si arriverà a gennaio come qualcuno ha vociferato, anche se la situazione può cambiare da un momento all’altro, quello che è certo è che tutti dovranno fare sacrifici, società e giocatori, finché non troveranno il vaccino le incognite saranno molte, speriamo che vada tutto per il meglio”.
Carlo Fontana, Arsaghese: “È una situazione surreale e si protrarrà anche quando riprenderemo visto che si arriverà ad iniziare una uova stagione dopo una pausa lunghissima, certo la ripartenza della serie A dà fiducia anche a noi più piccoli, incrociamo tutti le dita per una normalità quanto prima ovviamente nella speranza che non siano nuovi incrementi”.
Giacomo Marcon, Bosto: “Gli scenari potrebbero essere diversi e diciamo che mi piacerebbe prima capire cosa decideranno di questa annata perché potrebbe ricadere sul futuro, non ci sarà una decisione che accontenterà tutti, però un conto è ripartire da capo, un conto è procedere con promozioni e retrocessioni magari sulla base della classifica stilata al termine del girone d’andata, che secondo me sarebbe anche più giusto, senza contare che si è persino parlato di congelare tutto e riprendere a gennaio, non so è difficile fare ipotesi l’unica cosa che mi auguro è che ci sia una decisione chiara e netta”.
Federico Tasco, Bosto: “Credo che ripartire a settembre sia difficile, purtroppo c’è tanta confusione, bisognerà fare chiarezza, credo che la cosa più importante sia non andare oltre ottobre perché una pausa così lunga creerebbe molte difficoltà sotto tanti punti di vista”.
Gianluca Boschini, Cantello Belfortese: “Ipotizzare una ripartenza è difficile nel calcio dilettanti, ci sono tante problematiche, tante società si affidano al settore giovanile ma se i genitori avranno paura e non dovessero mandare i loro figli a calcio cosa succederà? Ed inoltre c’è anche un discorso economico che pesa, credo che giocatori e club dovranno trovare dei compromessi, solo così potremo tornare a fare ciò che ci appassiona”.
Marco Fontana, Cantello Belfortese: “Non saprei ipotizzare una ripartenza, ora non è facile, sicuramente penso che si dovrebbe riprendere quando si potrà tornare a giocare normalmente senza limitazioni, tornare a giocare un po’ come abbiamo sempre fatto, penso e spero che per settembre/ottobre ci si il via libera riuscire e spero che si ritorni a giocare a calcio per passione piuttosto che per altri motivi”.
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Mariella Lamonica