Dopo Attiliano Pressi, anche Maurizio Palazzi dalla stagione 2020/2021 non sarà più tra i dirigenti dell’Union Villa Cassano. La società, che si appresta a festeggiare i suoi primi 25 anni di storia, infatti, ha deciso di rinunciare ad entrambi i due suoi storici direttori sportivi.
“Il club mi ha comunicato questa notizia lunedì sera – spiega Palazzi che da 10 anni era nella “famiglia” dell’Union Villa Cassano -. E’ una scelta che in un certo senso era nell’aria perchè, complice la pandemia da Covid-19 e la riduzione della disponibilità economica, la società ha deciso di cambiare i propri programmi e di rinunciare alla figura del direttore sportivo. La squadra che hanno in mente di costruire per disputare il campionato di Promozione sarà giovane e molti elementi proverranno dal settore giovanile; non ci sarà dunque più bisogno di figure che trattano e acquistano i giocatori. Così, dopo Attiliano, anch’io non farò più parte dell’Union Villa Cassano”.

Nelle sue parole non c’è rancore: “Rispetto ogni scelta del club e al Cassano auguro tutto il bene possibile e che possa fare ottime annate come quelle che abbiamo vissuto insieme negli ultimi 10 anni. Spero che le decisioni prese siano ponderate e non soltanto di pancia anche perchè l’Union Villa Cassano ha un nome straordinario che è cresciuto nel tempo e che va onorato“.

Del decennio trascorso in rossoblù, Palazzi ricorda qualche momento particolare e alcune persone che, insieme a lui, hanno fatto la storia: “Abbiamo vinto due campionati e giocato per 7 stagioni in Eccellenza; ci siamo divertiti, insomma. Voglio ringraziare il presidente che ha dato a me a tutti gli altri la possibilità di lavorare e di fare scelte importanti che ci hanno portato ad ottimi traguardi e non posso non citare Mirko Barban e Matteo Guarda, al quale va un mio pensiero speciale“.

Quanto al futuro suo e del calcio dilettanti, l’ex DS dell’Union Villa Cassano ne parla così: “Sono a disposizione. In tanti hanno il mio numero di telefono e se c’è un progetto serio da costruire, non importa in quale categoria sia, sono pronto a rimettermi in gioco. Se non sarà così, vorrà dire che la domenica andrò lo stesso a vedere le partite e me le godrò senza impegni. Per ora non si sa ancora quando e se si potranno riprendere gli allenamenti e, ancora meno, quando potrà ripartire il campionato. L’emergenza sanitaria ha lasciato grande incertezza nel calcio dei dilettanti che non può permettersi di rispettare le norme imposte al calcio professionistico. Al momento, dunque, è difficile fare previsioni e programmi e non è un caso che per ora, da quanto sento, pochissime squadre si siano già mosse concretamente sul mercato. Finora è tutto un gran parlare, ma bisogna fare i conti con date certe e un budget di spesa altrettanto sicuro e solido che in pochi, per ora, possono vantare”.

Laura Paganini

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