Mantenere una condizione di forma ottimale per gli atleti costretti ad interrompere la loro quotidianità lavorativa è una sfida veramente ardua ai tempi del coronavirus. Con la sospensione totale di tutte le attività sportive imposta dal Governo, gli atleti si trovano a far fronte ad una situazione quanto mai critica ed inaspettata.
Christian Gatto, ala della Robur et Fides, squadra che milita nel campionato nazionale di Serie B di basket,  racconta come sta vivendo questo momento e quali misure mette in atto per cercare di mantenere alto il suo livello psicofisico in vista della ripresa delle attività sportive.

Come stai vivendo questo periodo di isolamento forzato e da quando siete fermi da ogni attività?
“Come squadra siamo fermi da qualsiasi attività da questo sabato, perché fino a quel giorno c’era la possibilità di allenarsi a porte chiuse per la nostra categoria. Personalmente sto vivendo questa situazione un po’ male, in quanto ho bisogno di mantenere sempre al massimo il mio livello di condizione e di forza fisica, facendo di essa il mio punto di forza ed essendo il livello della Serie B molto alto; c’è bisogno di essere sempre al 100% ed ora mantenere questo livello è praticamente impossibile”.

Quali misure di prevenzione sono state prese dalla tua società in merito al coronavirus nelle settimane precedenti il decreto di sospensione totale e c’era timore all’interno della squadra?
“Nelle settimane precedenti il decreto di blocco abbiamo cercato di rispettare il più possibile tutte le norme igieniche e di prevenzione che il Governo indicava, quindi non stringersi la mano, farsi la doccia a casa, bere dalla propria bottiglia personale, cercare di stare ad un metro l’uno dall’altro anche se, come penso sia chiaro, non si può giocare a basket stando così distanti, soprattutto in fase difensiva. Il timore è cresciuto quando un mio compagno si è mosso verso Milano e si è reso conto della gravità della situazione. Inoltre questa settimana avremmo dovuto affrontare delle sfide nella zona di Pavia e per fortuna è stato sospeso tutto perchè ci eravamo già rifiutati di andare li”.

La società ti ha fornito una tabella di allenamenti e una dieta specifica da seguire?
“Per quanto riguarda la dieta seguiamo il regime solito che ci è assegnato durante tutta la stagione, quindi non cambia l’alimentazione. Mentre in riferimento agli allenamenti abbiamo due schede di allenamento da alternare nella settimana che, nei limiti e nel rispetto delle restrizioni governative, ci permettono di cercare di mantenere la forma, con tanti esercizi a corpo libero soprattutto. Purtroppo da qualche giorno non si può neanche andare a correre e quindi diventa ancora più critica la situazione”.

Quanto questo stop inciderà sul vostro percorso in campionato?
“Sinceramente non so se questo stop possa essere positivo o negativo. Noi venivamo da una stagione difficile, eravamo penultimi al momento della sospensione, anche se avevamo vinto le ultime due partite di campionato e quindi eravamo in ripresa. Certo questo stop condiziona tutto, ad esempio l’ultima in classifica ha avuto diversi problemi legati al Covid-19 che l’hanno portata praticamente ad autoescludersi dal campionato. Quindi il rischio retrocessione diretta per noi non si manifesta più, è chiaro che alla ripresa ci saranno da giocare i play-out presumibilmente e non sarà facile arrivarci in condizione ottimale”.

Alessandro Burin