Continua il periodo di quarantena per l’Fbc Saronno 1910, che il mese scorso ha festeggiato in silenzio il suo compleanno. I giocatori staranno fermi, come dicono le direttive, sino alla fine di questo mese; poi si vedrà se sarà possibile tornare in campo e disputare il finale di stagione, oppure congelare tutto e riprendere con una nuova annata da settembre. Orazio Iacovelli, attaccante dell’Fbc Saronno, ha raccontato come sta vivendo questo momento particolare.

Come sta vivendo l’Fbc Saronno questo periodo di Coronavirus?
“Con il gruppo e l’allenatore ci sentiamo quasi giornalmente, ovviamente la mancanza del campo e dello spogliatoio si fa sentire e anche parecchio. Però dobbiamo dire che stiamo combattendo un problema che va al di là delle questioni sportive, parliamo della salute di tutti noi, che è la cosa più importante”.

Vi state comunque continuando ad allenare, per quanto possibile, a casa?
“Non ci hanno dato un programma vero e proprio, anche perché viste le restrizioni, è difficile anche riuscire ad attuare un piano di allenamento. Ognuno di noi fa quel che può e quel che riesce, ovviamente restando a casa sua”.

Cosa pensi che accadrà a questa stagione sportiva, visto anche il prolungamento dello stop fino al 13 aprile?
“Il campionato credo che sia finito. La vedo difficile una ripresa, vista la situazione attuale. Anche perché stiamo parlando un problema serio e grave e non penso che si vada a risolvere nel giro di poco tempo, anche se lo spero. Per quanto riguarda gli allenamenti, credo che sia la scelta migliore, non si deve rischiare la salute in questo momento, soprattutto mettendo a rischio i più deboli”.

Se invece fossi tu a decidere, come faresti finire questa stagione?
“Ovviamente vorrei riprendere a giocare da dove abbiamo interrotto, ossia lottando per il primo posto in campionato e la Coppa Lombardia. Ripartire significherebbe soprattutto ammettere che questo maledetto virus sia stato sconfitto definitivamente e che si possa tornare alla normalità”.

Personalmente come sta vivendo questi mesi? Stai lavorando?
“Sto lavorando da casa in modalità smartworking da due settimane e sono fortunato. Esco di casa lo stretto necessario per andare a fare la spesa. In questo momento bisogna stringere i denti e rispettare le restrizioni, solo così ne usciremo più in fretta”.

Silvia Galli