Giacomo Savini lascia la Pallamano Cassano, a pochi mesi dall’esordio amaranto, è arrivata per lui una chiamata da un club europeo. A comunicarlo è la società cassanese stessa che spiega proprio gli accordi fatti con il centrale Savini: “se fosse arrivata una chiamata dall’estero avremmo lasciato Giacomo libero di percorrere la sua strada”.

Il colpo di mercato del Cassano risale a giugno 2019, in cui era proprio mister Davide Kolec a sottolineare quanto ci tenesse a volere tra le fila amaranto un giocatore dalle qualità tecniche di Giacomo Savini. Classe 1998, oramai pianta stabile della Nazionale italiana, Giacomo si è integrato subito nel nuovo team cassanese e già dopo il primo torneo, Il Memorial Tacca, dichiarava: “Mi sento già parte della squadra”. Ora prima di andare via conferma ancora questo benessere trovato: “è stato come non essere mai andato via da casa”.

Un saluto speciale per  il talentuoso giocatore arriva da capitan Marco La Mendola: “Ovviamente mi dispiace perché Giacomo è entrato a far parte del gruppo sin dal primo giorno in cui è arrivato. Il gruppo che si è trovato davanti giocava insieme da diversi anni, ma lui non ha avuto problemi. Questo è successo sicuramente, non solo per le sue caratteristiche tecniche, ma soprattutto perché si è posto nella maniera migliore possibile. Dal punto di vista umano perdiamo un grande giocatore e un bravo ragazzo che rimarrà sempre nei nostri cuori, sarà sempre il benvenuto. Detto questo, sono contento che abbia fatto questa scelta, mi spiego: se fosse andato a giocare in una squadra del campionato italiano, avremmo fallito l’obiettivo di trasmettere la mentalità vincente che stiamo costruendo a Cassano. Invece se ha fatto questa scelta è per un salto di qualità per la sua carriera e per la sua vita; per questo si merita il meglio. Potrà solo fare bella figura perché ha margini di miglioramento enormi in campionati dove il livello è molto alto rispetto a quello italiano. Non avrà problemi ad inserirsi e a far tesoro dei consigli dei compagni più esperti che incontrerà. Merita i palcoscenici più importanti.
Si è dimostrato un ragazzo bravissimo, sempre disponibile, abbiamo trovato un amico, un fratello in campo e fuori. Ovviamente ci rivedremo perché è impossibile pensare che quella che abbiamo vissuti insieme in questi mesi finisca con l’ultima partita a porte chiuse contro Fondi, è troppo triste. Quindi avremo modo di dare degno finale a questa avventura insieme. In bocca al lupo! L’ultima cosa che vorrei dirgli è “Grazie” perché ho imparato molto su cosa vuol dire entrare a far parte di un gruppo nella maniera corretta. Spero che quando diventerà famoso il primo a cui regalerà la maglietta sarò io”.

Federica Scutellà 

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