Il Premier Giuseppe Conte ha chiuso per ora alle settimane bianche e alle giornate sugli sci: “Non è possibile consentire vacanze sulla neve, non possiamo permettercelo“, ha detto pochi giorni fa guardando alle vicine festività natalizie che, come da tradizione, aprono il periodo per eccellenza dello sci. In una situazione di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, il capo del governo ha detto un “no” secco al quale è seguita la reazione di alcune Regioni e dei gestori degli impianti nonché degli appassionati delle gite sulla neve.
Chi fa dello sci la propria attività per eccellenza è lo Sci Club Malnate che, proprio in questo periodo, stava per aprire una nuova stagione ricca di proposte per grandi e piccini, per principianti e agonisti. Quest’anno, però, è diverso da tutti gli altri e, attualmente, chi può pensare di tornare sulla neve sono solamente gli agonisti, gli unici ai quali da oggi, 30 novembre, è consentito rituffarsi sulle piste. Per tutti gli altri si deve attendere l’eventuale via libera del Premier.

Chiara Elli, maestra di sci di una quindicina di agonisti dello Sci Club Malnate compresi tra i 7 e i 18 anni, fa il punto della situazione: “Da oggi gli agonisti possono riprendere a sciare, ma il problema è dove. Per ora ci sono impianti aperti a Cervinia e un paio in Alto Adige, mentre in Lombardia sono ancora tutti chiusi. Come Sci Club Malnate di solito facciamo base a Chiesa Valmalenco, in Valtellina, e per le gare ci appoggiamo alla Val d’Ossola. Di solito si cominciava a fare allenamenti in loco durante il ponte dell’Immacolata, mentre le prime gare sono sempre state in programma ai primi di gennaio e andavano avanti fino a marzo per una decina di weekend di gare per i più grandi e i più piccoli. Al momento è tutto un punto di domanda”.

Lo Sci Club Malnate non ha perso tempo e, nel frattempo, ha iniziato la preparazione a secco già da qualche settimana insieme a Chiara Elli, al collega Luca Lanfranchi e al coordinatore tecnico Max Dal Bosco. “A settembre ci siamo allenati presso la palestra della scuola elementare di Malnate ma da un mesetto a questa parte stiamo lavorando solo online una volta alla settimana. Ci stiamo mantenendo pronti nel caso si possa davvero tornare a sciare e facciamo esercizi di rapidità, di equilibrio e di forza e ci sfidiamo a distanza. La risposta dei ragazzi è entusiasta, ma a tutti piacerebbe poter andare in montagna presto anche perchè la stagione scorsa è terminata bruscamente a marzo senza portare alla conclusione i campionati in corso. C’è tanta attesa e voglia di sciare”.

Se per gli agonisti sembra che la ripresa è imminente, le tradizionali gite domenicali tra famiglie e amici o le vacanze sulla neve potrebbero non essere sdoganate. “Come Sci Club avevamo pensato a varie proposte come ogni anno, ma per ora non abbiamo stilato un calendario. L’intenzione di programmare gite e corsi di sci c’è, ma aspettiamo direttive e regole più certe e ci adegueremo alle decisioni prese. Mi auguro, comunque, che gli impianti possano aprire, magari con una capienza ridotta come fatto in estate sui ghiacciai altrimenti sarebbe una grave perdita per la montagna e l’intero mondo dello sci”.
La questione della sicurezza e del distanziamento soprattutto nelle vicinanze degli impianti di risalita tiene banco, ma Elli conclude: “Lo sci è uno sport all’aria aperta e in cui il contatto è praticamente inesistente. Coloro che frequentano la montagna sono tendenzialmente rispettosi ed educati e sarebbero disposti a mettere la mascherina e rispettare le distanze pur di sciare”.

Laura Paganini

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