L’atteso responso del Giudice Sportivo circa il match tra Eagles Caronno Varesino – Union Tre Valli, che avrebbe dovuto disputarsi in data 22 dicembre 2019, sancendo la sconfitta 3-0 a tavolino per i padroni di casa insieme ad un’ammenda di 50€, è arrivato:
“Dalla lettura del rapporto di gara si evince che la gara in oggetto non è stata disputata in quanto, nonostante il terreno di gioco fosse a giudizio dell’Arbitro praticabile, la società ospitante non ha provveduto alla idonea segnatura delle linee sul terreno di gioco nei termini concessi dal Direttore di gara, in base alle disposizioni regolamentari (Rif. art. 1 Regolamento del gioco del Calcio e Guida pratica A.I.A.) Giova ricordare che la Società ospitante è responsabile del regolare allestimento del campo di gioco e che il giudizio dello stesso è di esclusiva competenza del Direttore di gara”.
La partita in questione era stata inizialmente rinviata vista l’impossibilità di tracciare le linee del campo a causa delle frequenti precipitazioni di quel periodo, e la società ospitante era in attesa di comunicazioni in merito.
Per questo motivo la decisone del Giudice Sportivo non ha sicuramente incontrato il favore delle Aquile, suscitando ben più di semplice amarezza tra i vertici societari. Portavoce dello sdegno dell’Eagles Caronno è il capitano Fabio Mazzetti: “Senza troppi giri di parole ci sentiamo presi in giro. Quanto avvenuto rispecchia un comportamento non degno di una Federazione che richiede tanto, ma che dà poco a chi cerca di fare calcio a livello dilettantistico. A nome di tutta la società posso dire che stiamo discutendo in merito all’eventualità di presentarci o meno domenica alla prima partita del girone di ritorno e se vale la pena continuare questo campionato”.
Non vi sembra di essere troppo radicali?
“No, perché tutto quello che pretendiamo, come chiunque altro, è rispetto. E in questo caso il rispetto non c’è stato, a cominciare dal Direttore di gara fino ad arrivare ai vertici del Comitato di Varese, passando per i responsabili dell’A.I.A. E a testimonianza di tutto ciò basta semplicemente ripercorrere la giornata in questione.”
Procediamo con ordine allora; cosa è successo quel giorno?
“Ricordo bene quella giornata. Di solito noi procediamo alla tracciatura del campo il giorno prima della partita, ma a causa del meteo in quell’occasione abbiamo rimandato l’operazione alla domenica mattina. Giunti al Centro Sportivo ci siamo resi conto dell’impossibilità di far aderire la vernice al terreno e della presenza di parecchie pozzanghere laddove avrebbero dovuto esserci le linee. Per questo motivo, dopo alcuni vani tentativi, ci siamo mossi tempestivamente per avvertire gli organi competenti della situazione, per cui il nostro lo abbiamo fatto. Poco dopo mezzogiorno abbiamo tentato nuovamente di tracciare le linee, ma ancora una volta ci siamo dovuti arrendere e la situazione era ben chiara anche agli avversari”.
In che senso?
“Ricordo che il presidente dell’Union Tre Valli, Marcello Cadei, una volta giunto al campo, ha dato un primo ottimistico giudizio sulla possibilità di giocare, ma ben presto si è reso conto dell’effettiva criticità della situazione e lui e altri tesserati del Tre Valli si sono dimostrati scettici sul disputare la partita dato che in pochi minuti il campo sarebbe stato distrutto. Nonostante ciò, a quanto pare, è stato l’Arbitro a voler fare il protagonista”.
Mi sembra di capire che non dobbiamo aspettarci parole al miele nei suoi confronti, giusto?
“C’è poco da dire in realtà. Mi fa sorridere la frase riportata dal Giudice in cui si sottolinea come sia compito della società ospitante rispettare i termini concessi dall’arbitro; di per sé è anche giusto, ma il problema è che il sig. Bruscagin Paolo di Gallarate non ha concesso nessun termine. Nel momento in cui lo abbiamo messo a conoscenza della situazione si è limitato ad aprire le braccia in maniera eloquente senza proferire parola. E poi, alle 14.50, senza dunque aspettare i 45 minuti previsti per sancire il rinvio di una partita, il Direttore di gara ci ha comunicato il rinvio della partita. Non è difficile intuire la nostra sorpresa quando, a fine dicembre, sono emerse le prime avvisaglie di una possibile sconfitta a tavolino, ma a quanto pare ciò che l’Arbitro ha riportato sul rapporto di gara non è quanto detto a noi”.
Nel momento in cui hanno cominciato a circolare questi rumors come vi siete mossi?
“Abbiamo ottenuto un appuntamento telefonico con il Giudice Roberto Basile per il 2 gennaio, e ci è stato detto che effettivamente la situazione volgeva verso questo esisto, sollecitandoci a non presentare ricorso una volta pubblicata la decisione ufficiale dato che non sarebbe servito a nulla. Nel frattempo, però, ci siamo mossi per chiarire la situazione mandando un fascicolo con tutta la documentazione del caso a tutti i contatti presenti sul sito A.I.A. e al presidente De Carli: oltre ad elencare punto per punto e ora per ora quanto avvenuto quel giorno, abbiamo sottolineato come la società abbia fatto di tutto per garantire il regolare svolgimento del match, fornendo anche fotografie delle precarie condizioni del terreno di gioco. Inoltre, la sera stessa ho personalmente chiamato De Carli, il quale mi ha garantito che avrebbe sentito Basile per farci avere un secondo appuntamento, ma da quel momento in poi non abbiamo più avuto alcuna risposta”.
A questo punto pensate di presentare ricorso in ogni caso?
“A dir la verità stiamo valutando il da farsi. Più che altro è che avendo aspettato così tanto a prendere un decisione, noi in quanto società non avremmo avuto neppure il tempo materiale per fissare una data in cui recuperare la partita prima dell’inizio del girone di ritorno. Anche solo da questo aspetto filtra poco rispetto. Resta di sicuro tanta amarezza e la consapevolezza di essere stati ignorati e, lo ribadisco, presi in giro. Per questo ringrazio, e voglio sottolineare l’ironia con cui lo faccio, l’A.I.A. e il Comitato di Varese per averci ricontattato nonostante le nostre sollecitazioni. Mi auguro che in futuro situazioni del genere non ricapitino, ma credo purtroppo che solo nel momento in cui ritireremo la squadra ciò avverrà”.
Siete dunque decisi a proseguire su questa linea fino alla fine?
“Ci dispiace, ma se il trattamento è questo allora noi abbiamo il diritto di agire di conseguenza e valuteremo attentamente, sia per quanto riguarda la Prima Squadra sia per il settore giovanile, future iscrizioni e partecipazioni ai campionati”.
Matteo Carraro