Si torna in campo. A distanza di 6 mesi e mezzo dall’ultima giornata di campionato – non consideriamo le due gare giocate il 7 marzo col lock down incombente – si torna finalmente a respirare pallacanestro con l’inizio della Eurosport Supercoppa 2020. Periodo più lungo per la nostra Pallacanestro Varese che non disputa una gara ufficiale dal lontano 26 gennaio 2020.
In mezzo è successo di tutto tra squadre che hanno scelto la A2 non avendo i mezzi per sostenere la serie A – vedi Pistoia – ripescaggi annunciati e poi saltati – vedi Torino – e squadre che han quasi gettato la spugna per poi, fortunatamente, essere ai nastri di partenza della serie A – i casi di Cremona e Roma.

Cos’altro è cambiato? Purtroppo pochissimo o forse nulla. Era un’occasione vera per mettere mano al sistema, per cercare di cambiare qualcosa, ma, onestamente, mutatis mutandis siamo ancora nella medesima situazione di 12 mesi orsono.
Ora si riparte dalla Supercoppa che avrà un format ben diverso da quello al quale eravamo abituati negli ultimi anni.
Ammesse tutte e 16 le partecipanti alla serie A che sono suddivise in 4 gironi da 4 squadre ciascuno composte con il criterio della vicinanza geografica. Il girone che riguarda la Openjobmetis è quello insieme a Milano, Cantù e Brescia e proprio la sfida tra l’Olimpia e Cantù è stata l’ouverture di questa nuova Supercoppa. Varese sarà di scena il 29 agosto contro Milano alla Enerxenia Arena. Ultima partita del girone A sarà il 13 settembre con i biancorossi che affronteranno Brescia in casa. Al termine di questa fase andata e ritorno, la prima classificata di ogni girone andrà a giocarsi il trofeo nella Final Four di Bologna dal 18 al 20 settembre.

Un modo per entrare in forma campionato con gare che sono sì di livello considerando che Milano e Brescia saranno senza ombra di dubbi nelle 8 che faranno i playoff, ma che va anche preso con le dovute cautele dato che trattasi di gare che giungono dopo un lungo periodo di inattività per tutti gli atleti. E’ una Supercoppa da gustare per provare a capire quali siano i limiti e i pregi di questa Openjobmetis. Da gustare un po’ come era la Coppa Italia negli anni ’90 con quel bellissimo tabellone tennistico che mischiava A e A2 e, ogni tanto regalava sorprese: come quella notte (in realtà 2 perchè c’era andata e ritorno) in cui la Cagiva di Komazec si fece beffe della Fortitudo di Seragnoli con una doppia vittoria. Correva il settembre 1994. Ma questa, effettivamente, è un’altra storia.

Matteo Gallo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui