In un momento di attesa, di preoccupazione e di forte voglia di riprendere la vita di tutti i giorni, la Varesina consegna ai propri tesserati e seguaci una ulteriore prova della forza, stabilità e futuribilità di un progetto che va avanti con obiettivi chiari e precisi: un regalo che sicuramente renderà ancora più impazienti, soprattutto i piccoli calciatori, di ricominciare a prendere il pallone e giocare, giocare e giocare.
Presso il centro di Castiglione Olona in via Asiago, l’ex Speedway, la società della famiglia Di Caro ha fatto costruire un nuovo campo sintetico per i ragazzi del settore giovanile. Un altro investimento che sintetizza con assoluta precisione l’idea di calcio che sta nella mente dei responsabili della società rossoblu. In pochi anni la Varesina ha trasformato i propri centri rendendoli sempre più belli, moderni e comodi, a misura di calciatore. Tutte queste opere, a partire dal centro di Venegono Superiore, con una tribuna moderna e un campo da far invidia a molte società professionistiche, sono state da supporto per un progetto tecnico curato fin nei minimi dettagli, valorizzato da coach qualificati e dal supporto di figure professionali dall’indubbio valore. Progetto che ha portato e continua a mantenere la Varesina tra le squadre, se non LA squadra, più importanti del territorio.
Eppure solo a inizio anno proprio al centro Speedway era stato cambiato il manto del campo già esistente, con uno molto più moderno. Non conta, perchè, come detto, la Varesina vive e lavora per obiettivi chiari e scadenze prefissate. Scadenze mantenute sia per il nuovo mirabolante campo sintetico di Vedano Olona lo scorso anno, sia per questi due nuovi lavori nei primi mesi di questo strano e complesso 2020.
La società, che ha trovato sempre il supporto delle amministrazioni comunali dei paesi in cui marchia con chiarezza il proprio simbolo, sia quelle attuali che quelle precedenti, anche questa volta ha avuto appoggio del sindaco di Castiglione Giancarlo Frigeri, ringraziato pubblicamente nel post su Facebook in cui si dichiarava il termine dei lavori.
C’è da giurarci, la Varesina non si fermerà qui. In queste ore di incertezza la famiglia Di Caro ha regalato alla grande famiglia rossoblu un sicuro appiglio per guardare al domani con più ottimismo e tranquillità. Non resta che attendere il taglio del nastro.
Roberto Bulgheroni