Continuano a vincere le prime tre della classifica, si ferma invece Milano che è sconfitta da Brescia. Bene Cremona, Brindisi e Venezia, quest’ultima capace di ribaltare lo scontro diretto con la Fortitudo. Perdono tutte le squadre della parte bassa della classifica, vince nettamente Reggio a Trento.


Dolomiti Energia Trentino – Grissin Bon Reggio Emilia 81-103
Netta vittoria esterna per la Grissin Bon, che conquista il vantaggio degli scontri diretti su Trento grazie soprattutto ad una partenza di gara strepitosa. Nel primo quarto Reggio segna da ogni posizione, sia da oltre l’arco con Johnson-Odom, sia vicino al ferro con Owens (ex di serata), e Trento riesce a fare poco o nulla per limitare l’attacco degli uomini di Buscaglia. Il resto della gara vede Reggio impegnata a gestire questo vantaggio, e lo fa con successo, perché Gentile, tanto dominante nelle ultime settimane, spara a salve (5/14 dal campo). Reggio invece è letale da oltre l’arco, con 17 triple segnate su 29 tentate, 13 delle quali arrivano dalla coppia formata da Johnson-Odom e Fontecchio. Per Trento 20 di Blackmon, 18 di Knox, 11 di Craft e Kelly, 10 di Gentile. Per Reggio 27 di Johnson-Odom, 20 di Fontecchio, 12 di Mekel, 11 di Upshaw, 10 di Owens, Vojvoda e Pardon.

De Longhi Treviso – Vanoli Basket Cremona 84-94
Sesta sconfitta consecutiva per Treviso, costretta ad arrendersi anche a Cremona tra le mura amiche del Palaverde. La squadra di Sacchetti parte subito forte nel primo quarto, grazie al solito, immarcabile Ethan Happ, autore di 13 punti nei primi 8 minuti di gara, senza errori dal campo. Treviso recupera il distacco nella seconda frazione, appellandosi a Isaac Fotu, che ingaggia uno splendido duello individuale con Happ in entrambe le metacampo. Nella seconda parte di gara sono gli esterni di Cremona a fare la differenza: Saunders e Ruzzier nel terzo quarto, Diener e Stojanovic nei minuti finali, quando la Vanoli riesce a sventare gli ultimi tentativi di rimonta di una Treviso aggrappata a Logan e Fotu. Per Treviso 27 di Fotu, 22 di Logan, 11 di Cooke. Per Cremona 22 di Happ, 18 di Saunders, 11 di Ruzzier, 10 di De Vico.

Segafredo Virtus Bologna – OriOra Pistoia 90-60 (in foto in alto da FB Virtus Segafredo Bologna)
Trionfo interno della Virtus, che gestisce senza problemi la pratica Pistoia e mantiene saldo il primo posto in classifica. Il primo tempo di gara porta quasi ed esclusivamente il marchio della squadra di Djordjevic: difesa forte e tanta spinta in transizione, in questo modo Bologna riesce a conquistare un ottimo vantaggio già dai primi minuti. Pistoia perde tanti, tantissimi palloni e la Virtus ne approfitta, in una giornata molto buona per il tiro da 3 punti (13/30, 43%). Djordjevic offre minuti a tutti i giocatori a sua disposizione, ma sono Ricci e Baldi Rossi a distinguersi in questa occasione, utilizzando sia la mano da dietro l’arco, sia la taglia sotto canestro per punire la difesa di Pistoia. Gli ospiti provano a restare in partita con le giocate del solito Petteway, ma non è abbastanza. Per Bologna 22 di Ricci, 14 di Baldi Rossi. Per Pistoia 16 di Petteway, 13 di Salumu, 11 di Brandt.

Umana Reyer Venezia – Pompea Fortitudo Bologna 80-70
Fondamentale vittoria casalinga della Reyer, che ribalta gli scontri diretti con la Fortitudo e si guadagna così un vantaggio che rischia di rivelarsi molto importante nei prossimi mesi. Dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio, nel quale entrambe le squadre hanno gravitato perlopiù sotto canestro, la Reyer con Watt e Udanoh, la Fortitudo con Sims, nella ripresa entrano in gara anche gli esterni. Per i padroni di casa si fa vedere specialmente Ariel Filloy, che insieme a Bramos contribuisce maggiormente all’ottimo bottino da 3 punti di Venezia (15/37, 40%). La Fortitudo rimane in partita con un ottimo Cinciarini dalla panchina, ma la Reyer non ci sta a farsi rimontare, e chiude i conti con le giocate del sopracitato Filloy. Per Venezia 19 di Watt, 16 di Filloy, 14 di Bramos, 10 di Udanoh. Per Bologna 15 di Cinciarini, 14 di Sims e Robertson, 12 di Aradori.

Happy Casa Brindisi – Virtus Roma 88-81
Ennesima vittoria al supplementare per Brindisi, che trova il pareggio verso la fine dei tempi regolamentari per poi dominare i supplementari contro una Roma apparsa troppo stanca nei momenti decisivi della gara. La partita è rimasta pressochè equilibrata per tutti i primi 40 minuti, con Roma che ha attaccato speciamente sul suo asse pley-pivot Dyson-Jefferson, mentre Brindisi ha messo in mostra tutto il suo atletismo con Brown, Stone e Thompson, anche se la panchina ha fatto poco per supportare gli uomini del quintetto. Nell’ultimo periodo Brindisi trova la parità con le giocate di intensità di Martin, mentre Roma stava per vincere grazie a Dyson. Al supplmentare sono Thompson e Stone, con 5 punti a testa, a chiudere la questione a favore dei padroni di casa. Per Brindisi 22 di Banks, 18 di Thompson e Stone, 14 di Brown. Per Roma 23 di Dyson, 21 di Jefferson, 11 di Buford.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro – Banco di Sardegna Sassari 82-107
Non ha pietà di Pesaro la banda di Pozzecco, che demolisce in trasferta il fanalino di coda della classifica, seppur reduce dalla prima vittoria dell’anno la scorsa settimana contro la Fortitudo. Gli ospiti costruiscono già un discreto vantaggio nel primo tempo di gara, grazie ad una buona circolazione di palla e a un assoluto dominio fisico nei confronti di Pesaro, in ogni ruolo. Nel terzo quarto Sassari prende il largo sugli avversari, perché Pierre e Vitali cominciano ad essere un rebus assoluto per la difesa di Pesaro. Il giocatore canadese in particolare continua a vivere uno straordinario momento di forma, dimostrando di essere un atleta che vale le migliori squadre d’Europa. Per Pesaro 18 di Pusica, 15 di Eboua e Williams, 13 di Miaschi. Per Sassari 29 di Pierre, 16 di Vitali, 14 di Bilan, 12 di Sorokas e Gentile, 11 di Spissu.

Germani Basket Brescia – AX Armani Exchange Milano 78-72
Grande vittoria casalinga della Germani, che replica il successo del girone d’andata sconfiggendo Milano anche tra le mura amiche. La squadra di Esposito parte un po’ a rilento, specialmente in un primo quarto dal punteggio molto basso, e va negli spogliatoi per l’intervallo lungo che è sotto di cinque lunghezze, facendo fatica a trovare il canestro con regolarità. Il copione cambia completamente nella ripresa, quando è Ken Horton, appena tornato da un infortunio, a prendersi tante responsabilità offensive, mentre Milano si affida all’esplosività di Sykes. Nell’ultimo periodo di gara è Lansdowne a fare la voce grossa e regalare la vittoria a Brescia, contro una Milano troppo scarica. Per Brescia 25 di Lansdowne e 20 di Horton. Per Milano 19 di Sykes, 12 di Micov, 10 di Nedovic.

 

LA PARTITA DELLA PALLACANESTRO VARESE
RISULTATI E CLASSIFICA