“Ci sono volute alcune lettere e diverse telefonate, ma alla fine quel che conta è il risultato. E il risultato è che è stata condivisa con le autorità cantonali ticinesi la necessità di riaprire quanto prima i valichi”.

E’ con queste parole che l’europarlamentare della Lega, Alessandro Panza, aggiorna sulla situazione dei valichi con la Svizzera, sul quale si è impegnato sin dai tempi dell’inizio della crisi del coronavirus e che ha comportato i ben noti problemi. “Era il 17 Marzo quando ho iniziato, carta e penna, ad interessarmi a questo problema. Ma ora qualcosa si muove: dopo una cordiale telefonata con le autorità cantonali ticinesi, si è convenuto oggi che per far fronte alla volontà della Svizzera di avviarsi verso una situazione di normalità, è necessario, e quindi imprescindibile, riaprire i varchi. Per questo si è deciso di continuare a fare pressione congiunta su Berna al fine di ottenere questo risultato in tempi brevi. E del resto, la riapertura stessa di Bizzarrone e Zenna sono un segnale inequivocabile di come le attenzioni di questo periodo siano nella direzione giusta. Non intendo mollare ora che l’obbiettivo finale è così vicino. E questo nonostante la pachidermica lentezza del Ministro agli Affari Esteri italiano, Luigi di Maio: la sua risposta è giunta dopo qualcosa come 30 giorni, un mese. L’unico commento è che non ci sono commenti”- conclude l’esponente della Lega.

Redazione