La stagione 2019/2020 si è bruscamente interrotta e a giorni sono attesi i verdetti ufficiali da parte della Lega Nazionale Dilettanti e del CRL. Che cosa è rimasto di una stagione chiusa anticipatamente dall’emergenza Covid-19? Qual è stata la parata più bella e importante del campionato? Lo abbiamo chiesto ad alcuni portieri del girone A di Eccellenza.

Davide Pasiani, Vergiatese: “Contro la Rhodense ho fatto alcune parate che ricordo con piacere, ma forse quella più importante è stata contro il Settimo Milanese, in cui abbiamo vinto per 1-0. Al di là di queste due partite, tutto sommato il campionato è andato abbastanza bene e dopo la prima parte in cui avevamo faticato un po’ ci eravamo ripresi e potevamo puntare anche a qualcosa di più”.

Vito Spadavecchia, Varesina: “Per me la parata più bella è stata quella all’ultimo minuto contro il Busto 81. Eravamo 2-2 e ho bloccato un colpo di testa ravvicinato. Al di là di questo momento specifico, è stata una stagione positiva perché anche quest’anno ho dimostrato di poter giocare ancora per qualche annetto. Per il campionato c’è un po’ di rammarico perché siamo stati la miglior difesa del girone, ma ciò non è bastato per essere primi a nove giornate dalla fine. Poi non si sa mai cosa sarebbe successo, ma comunque abbiamo la consapevolezza di aver fatto bene. Il Busto a inizio campionato era la squadra che temevo di più e difatti ha dimostrato di meritare il primo posto”.

Marco Ruzzoni, Verbano: “Più che di una parata in particolare ho un bel ricordo di quella che per me è stata la partita migliore della stagione: la vittoria per 2-1 in casa contro la Varesina, sia per l’ambiente che per il pubblico. Era una sfida importante e sentivo un peso sulle spalle non da poco, quindi sono contento anche della mia prestazione”.

Andrea Monzani, Busto 81: “Ricordo diverse parate ma una importante è stata contro la Vergiatese, la prima giornata di ritorno in casa. In quel momento eravamo secondi e dovevamo recuperare i punti di svantaggio dal Verbano, quindi è stato un inizio decisivo. Loro hanno avuto una buona occasione nei minuti finali e sono riuscito a parare. È vero che eravamo 2-0 ma se avessero segnato sarebbe stato un rischio perché allo scadere può sempre succedere di tutto”.

Daniele Menegon, Sestese: “Scelgo a livello di squadra lo 0-0 in casa con la Varesina, l’unica partita del girone di ritorno in cui non abbiamo preso goal, oltretutto contro una squadra tra le più attrezzate e pericolose del campionato. Quella prestazione ci ha dato una bella scossa e più consapevolezza dei nostri mezzi, tant’è che la settimana successiva a Castano abbiamo fatto 1-1 creando tante occasioni dopo un mese in cui avevamo fatto fatica. Devo dire che a Sesto mi sono ambientato subito, anche perché arrivavo da una squadra come il Verbano molto simile a livello di organico, con tanti giovani che hanno voglia di fare”.

Silvia Alabardi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui