Samuel Lucchini, Sindaco di Gemonio, racconta come il Comune sta affrontando l’emergenza Covid-19, alle prese con i primi contagi ma potendo contare su una rete di convenzioni indispensabili per superare questo momento con responsabilità e nel pieno rispetto delle restrizioni imposte dal Governo.

Gemonio come sta affrontando l’emergenza Coronavirus?
“La gente di Gemonio sta vivendo questo periodo in modo responsabile e ne sono molto felice. Vengono rispettate le restrizioni imposte dal Governo di rimanere in casa e questo è stato riscontrato anche nel periodo di festività di Pasqua e pasquetta. E’ stato quindi un segno di responsabilità e rispetto importante. Ovviamente, abbiamo tenuto alto il servizio della Polizia Locale e anche quello della Protezione Civile che è presente sempre ogni weekend sia come controllo, sia per quanto riguarda il servizio di assistenza alla collettività”.

Quali sono le iniziative che il comune ha messo in atto per fronteggiare l’emergenza?
“Come Comune abbiamo fatto due convenzioni in aiuto alla cittadinanza: una con la farmacia e una con il negozio che c’è in paese che si chiama la Posteria, per quanto riguarda il servizio a domicilio. Visto che non si deve uscire di casa e non si devono creare contatti, i cittadini telefonano al negozio o alla farmacia e il trasporto di beni alimentari e farmaci è gratuito, in quanto il costo è coperto dal Comune. Dobbiamo ringraziare quindi sia la farmacia che la Posteria per la loro collaborazione ed è un monito per tutti per stare a casa. Inoltre è un servizio fatto da due persone professioniste, così evitiamo di riempire le strade di tanti volontari che si sono offerti per questi servizi e che ringrazio di cuore, ma che non ho voluto esporre al rischio contagio”.

Per quanto riguarda l’obbligo di disporre di mascherine per tutta la cittadinanza, come ha agito il Comune per soddisfare tale obbligo?
“Abbiamo avuto una donazione da privato e con questi soldi abbiamo distribuito le mascherine a tutti i cittadini over 65,  in primis. Poi da Regione Lombardia sono arrivate 700 mascherine e le abbiamo distribuite una ad ogni famiglia. In questo modo, incrociando la distribuzione agli over 65 con quella delle mascherine pervenute dalla Regione, distribuite nel sabato di Pasqua, siamo riusciti a coprire l’intera cittadinanza di Gemonio”.

Quali sono i numeri aggiornati dell’emergenza dal punto di vista dei contagiati e se siete preoccupati di un’eventuale aumento?
“Attualmente abbiamo 4 contagiati, due sono ricoverati nelle proprie case e due sono ricoverati in ospedale. Viviamo la situazione giorno dopo giorno. Bisogna tenere conto che Gemonio si trova in mezzo a due paesi come Cocquio Trevisago e Laveno che hanno delle RSA e sappiamo tutti quanto alto sia il rischio di contagio in queste strutture in tutta Italia. La preoccupazione deriva dal fatto che alcuni gemoniesi lavorano in queste RSA, quindi le possibilità di contagio sono alte, ma finora la situazione è stata tenuta sotto controllo, effettuando il tampone a queste persone”.

Avete in mente di attuare altre iniziative a sostegno della comunità anche in base alle richieste pervenute?
“Fino ad ora le uniche richieste che ci sono pervenute sono state soddisfatte e parlo della consegna di farmaci, beni alimentari e mascherine. Dei 17.000 euro che sono stati messi a disposizione del Governo per la creazioni dei buoni alimentari ne abbiamo già distribuiti 9800 in tessere alimentari. Stiamo provvedendo a soddisfare anche le ultime richieste di sostegno che ci sono arrivate e ripeto, in base agli sviluppi che si verificano giorno per giorno cerchiamo di farci trovare pronti per aiutare la cittadinanza”.

Per quanto riguarda le attività economiche gemoniesi, come pensa che potranno ripartire dopo questa crisi?
“Penso che sia fondamentale un innesto di liquidità da parte dello Stato verso queste attività. Abbiamo visto che i primi aiuti dovrebbero iniziare a pervenire dal governo dopo la firma del Decreto di settimana scorsa e questo è sicuramente un bene, nonché un passaggio fondamentale per poter ridare vita e spinta alle attività economiche ora in crisi”.

Vuole lasciare un messaggio ai suoi cittadini?
“Sì, certamente. Il messaggio che voglio dare ai miei cittadini è che nonostante la bella stagione, nonostante lo sforzo sia tanto di rimanere in casa, che so di chiedere di un ennesimo sacrificio e dico che bisogna stringere i denti e continuare a rimanere in casa. Faccio mio l’appello che fa il Presidente di Regione e quello del Consiglio dei Ministri: bisogna rimanere in casa. E’ un sacrificio per tutti ma è indispensabile per incominciare a risollevarci”.

Alessandro Burin