Andrea Pellicini, sindaco di Luino, racconta la situazione della città nell’emergenza coronavirus e il problema per i licenziamenti dei frontalieri.

Come Luino sta affrontando l’emergenza Covid-19?
“Luino sta affrontando l’emergenza con molta serietà e disciplina. La città è completamente deserta, eccezion fatta per i supermercati e i negozi alimentari. Sono veramente soddisfatto della risposta che la città ha saputo dare in questo momento, un senso di responsabilità e rispetto delle regole importante”.

Qual è la situazione dei contagi in città?
“La situazione relativa ai contagi in città è abbastanza sotto controllo. Ieri sera il dato contava 16 persone contagiate, ma bisogna tenere conto che due di queste si sono ormai trasferite fuori Luino, evidentemente l’ATS non aveva aggiornato questo spostamento, mentre una terza persona ha la residenza in Luino ma vive stabilmente fuori Comune, motivo per il quale il dato riassunto parla di 13 persone contagiate ed un decesso purtroppo. Di queste 13 persone 7 sono state dimesse dall’ospedale ed una di queste sette persone è guarita, mentre 5 sono ancora sottoposte a cure ospedaliere”.

Com’è la situazione nelle due case di riposo di Luino?
“Allo stato attuale non ho alcuna notizia di contagio nelle nostre case di riposo, fortunatamente. Devo dire che poi sono in contatto diretto con la Fondazione del Monsignor Comi, i cui rappresentati sono eletti dal Comune di Luino e so che sono state prese misure preventive molto serie che hanno permesso di mantenere salvo tutto il personale e gli ospiti della casa di risposo dal contagio fin ora, ad esempio interrompendo le visite dei parenti già qualche tempo fa”.

Com’e nata l’idea del progetto #CulturainComune-TOGETHER VERSUS CORONAVIRUS  e se sta riscuotendo successo?
“Sì, e dirò di più, le iniziative che abbiamo messo in campo sono due, una è #CulturainComune e l’altra è stata l’apertura di una pagina Instagram dedicata alle poesie di Vittorio Sereni. Sono due iniziative di cui sono molto felice e che, come Comune, abbiamo deciso di adottare e sviluppare per permettere ai cittadini di muoversi con la mente al di fuori delle proprie abitazioni, non potendolo fare fisicamente. Sono due iniziative volte al concreto sviluppo della cultura in un momento storico così difficile per tutti”.

Quali iniziative di sostegno concreto avete messo in campo per fronteggiare questa emergenza?
“Abbiamo dotato di mascherine tutta la cittadinanza con largo anticipo rispetto all’obbligo imposto dal Governatore Fontana. Si tenga conto che due giorni prima che venisse dichiarato l’obbligo di utilizzo della mascherina per gli spostamenti consentiti in Lombardia, noi a Luino avevamo già completato la distribuzione delle mascherine e rifornito le scorte della farmacia in maniera considerevole. Stiamo aiutando le persone in quarantena e le persone anziane che non possono fare la spesa, con una rete di solidarietà che vede impegnati volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana e della Caritas”.

Che riscontro sta avendo dalla filiera economica del luinese e cosa servirà per ripartire?
“Siamo molto preoccupati per quanto riguarda la situazione che si sta verificando al confine con il Canton Ticino, poiché si stanno verificando sempre più licenziamenti. Bisogna sapere che ben duemila persone su una popolazione di quindicimila che abita a Luino, lavorano come frontalieri e quindi molte famiglie sono colpite da questo fenomeno che si sta sviluppando e che ci preoccupa molto. Poi ovviamente sono state colpite le attività del Comune, come in tutta Italia, dai negozi di abbigliamento e di forniture al dettaglio a bar, ristoranti e alberghi che soprattutto nel periodo pasquale appena passato, caratterizzato da bel tempo, hanno visto sfumare introiti importanti. Sono fiducioso e voglio pensare positivo e mi auguro che dal 4 maggio la situazione possa migliorare, così che da giugno si possa gradualmente rincominciare a trovare la normalità che ora abbiamo perso, ovviamente con tutte le precauzioni possibili, soprattutto per aiutare queste attività economiche a risollevarsi dal moment di crisi e non perdere la stagione”.

Se dovesse lasciare un messaggio ai suoi cittadini cosa direbbe?
“Ho fatto un video messaggio qualche giorno fa su Facebook tramite il profilo di LuinoNotizie, non avendo io una pagina Facebook e ripeto quello che ho detto in quel video messaggio: mi complimento per la disciplina e la serietà dimostrata dai luinesi fin ora, bisogna resistere ancora un pò anche se è difficile. Io da padre di due ragazzi, uno di 11 e una ragazza di 16 anni, vedo e vivo quotidianamente la difficoltà dei ragazzi nello stare chiusi in casa, e rivolgendomi a loro, dico che è necessario rispettare queste misure com’è stato fatto fino adesso per tornare a quella spensieratezza e libertà di prima. Inoltre un grande plauso e ringraziamento va ai dirigenti scolastici e agli insegnanti che si sono impegnati per svolgere la didattica online, che permette ai ragazzi di non perdere il filo dello studio, dell’anno scolastico e rimanere anche impegnati per una buona parte della giornata, ma non solo, anche perché così i ragazzi non perdono i contatti tra compagni di classe e anche se non è come andare a scuola, viene mantenuto vivo un rapporto sociale e relazionale fondamentale”.

Alessandro Burin