La Lombardia è da poco diventata zona arancione, una buona notizia per i vari club della regione che ora possono quantomeno tornare ad allenarsi individualmente e utilizzare il pallone. Per quanto riguarda la ripresa dei campionati non ci sono nuovi aggiornamenti da parte della Federazione Italiana Rugby, che per il momento rimane ferma sulla decisione di riprendere a fine gennaio. Al momento, l’unico campionato in svolgimento è il Perone TOP10, mentre serie A, B, C Elite e C2 non sono ancora iniziati.

E’ Stefano Pella, ex giocatore e tecnico del Varese e ora tecnico federale, a dare uno sguardo più da vicino sull’attuale situazione del rugby italiano. “Ad oggi l’unica data di ripresa dei campionati è fissata per il 24 gennaio – spiega coach Pella – e per ora rimane invariata. Logicamente tutto dipende dal governo e dalla regione, a mio parere difficilmente si riprenderà il 24 gennaio. Anche volendo, per preparare bene le squadre alle competizioni servono almeno due mesi di lavoro e allenamenti. Siamo già a dicembre, la vedo dura”.

L’ex tecnico del Varese continua spiegando il suo parere su come si potrebbero svolgere i campionati: “Il regolamento organico dà un numero minimo di partite da disputare per chiudere un campionato e normalmente i campionati devono finire al massimo entro il 30 giugno. Vista la pandemia però, rimane tutto un’ incognita. Io personalmente vorrei vedere attività, tornei,  raggruppamenti sportivi, vorrei fare qualcosa, anche in vista della stagione successiva. L’ideale forse sarebbe quello di organizzare tornei seniores impostati come quelli delle giovanili, con gironi più ridotti. Questo perché se si riprende a giocare quando fa più caldo, verso marzo magari, si ha molto meno tempo per concludere i vari campionati”.

Stefano Sessarego

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