Pochi giorni fa il Panathlon Varese ha premiato con il riconoscimento di “Talenti dello Sport 2020” sei giovanissimi atleti della nostra provincia che hanno ottime prospettive davanti a loro nella disciplina che praticano. Un Under 16 che si sta mettendo in risalto nell’atletica, e in particolare nel mezzofondo, è sicuramente Manuel Zanini, 14enne di Masnago in forza all’Atletica Gavirate e allenato dal Professor Silvano Danzi.
Sei contento del riconoscimento? Te l’aspettavi? Vorresti dedicarlo a qualcuno?
“Non me l’aspettavo per niente ed è il primo di questo genere che mi viene conferito a livello personale. Insieme ad altri, qualche tempo fa mi avevano dato un riconoscimento che riguarda diverse discipline dell’atletica e coinvolge la categoria Ragazzi, ma nulla di simile a questo. Ne sono molto felice perché vincere un premio è importante ma rimango con i piedi ben saldi a terra perchè il mio obiettivo è arrivare a riceverne altri quando sarò “grande”, quando arriverò tra gli “Assoluti””.
Parla un po’ di te. Da quanto tempo pratichi questa disciplina? Come hai iniziato?
“Ho cominciato a fare atletica un po’ per caso nell’ottobre del 2015, cinque anni fa. Vicino a casa mia si sarebbe svolta di lì a pochi giorni una gara del Piede d’Oro e un amico di famiglia che si era iscritto mi ha proposto di correre anch’io. Ho accettato, mi è piaciuto molto e sono pure andato abbastanza bene. Così per due anni mi sono allenato ad Arcisate, poi sono passato all’Atletica Gavirate con Salah Argoub e da settembre lavoro a Calcinate del Pesce e gareggio con l’Atletica Gavirate. La corsa mi è sempre piaciuta molto e fin da bambino con i miei genitori andavamo spesso a camminare in montagna e qualche volta mi è capitato di correre. Pratico mezzofondo perchè è la distanza a me più congeniale e nella quale riesco ad esprimermi meglio”.
Quali sono i momenti più emozionanti della tua carriera da giovane mezzofondista. C’è una gara in particolare che ti porti nel cuore?
“La più importante finora è stata lo scorso 4 ottobre quando mi sono piazzato quinto nei 2000 metri ai Campionati Italiani Giovanili. Il livello era molto alto e la concorrenza tra i nati del 2006 come me è davvero tanta, ma questo mi è di aiuto e sprone per impegnarmi sempre di più e raggiungere i miei obiettivi. In generale, do sempre il massimo e cerco di non farne una tragedia quando qualche gara non va come vorrei”.
Quante volte alla settimana ti alleni? In questo periodo, dovuto alla pandemia di Covid-19, è stato difficile farlo?
“Normalmente mi alleno quattro volte alla settimana a Calcinate del Pesce e in questo secondo lockdown la pista è sempre rimasta aperta, cosa che non è avvenuta purtroppo durante il primo lockdown della scorsa primavera quando mi sono dovuto fermare del tutto”.
Hai qualche esempio/idolo in particolare?
“Sicuramente Jesse Owens, un velocista e lunghista statunitense, noto per la sua partecipazione alle Olimpiadi di Berlino del 1936 dove vinse quattro medaglie d’oro e fu la stella dei Giochi. E’ stato uno dei migliori di sempre nell’atletica, ma, oltre allo sport, si è distinto anche nello studio. E’ un esempio per me anche in questo perchè io voglio coniugare l’atletica con lo studio sia attuale di prima Liceo Scientifico, sia quello futuro”.
In che cosa sei bravo e dove devi migliorare?
“Ho un grande fiato e un’ottima resistenza, caratteristiche che ho sempre avuto e che mi facilitano nella mia disciplina. Con gli anni voglio potenziarmi dal punto di vista fisico e muscolare, altro aspetto importante”.
Quali sono i tuo sogni e obiettivi, dal punto di vista dello sport e in generale?
“Come ogni sportivo mi piacerebbe disputare gare di livello europeo e magari qualcosa di più. Nell’immediato futuro, invece, dovrei correre a marzo il Campaccio e la Cinque Mulini. Ci tengo a ringraziare alcune persone che mi stanno accompagnando nel mio percorso: i miei genitori, il mio allenatore e anche tutti i miei compagni di allenamento perchè senza di loro non sarebbe così piacevole lavorare”.
Laura Paganini
