Si avvicina una partita fondamentale per delineare il primo identikit stagionale di questa Openjobmetis Varese, soprattutto a livello di classifica, ovvero la sfida con la UNAHOTELS Reggio Emilia di domenica che andrà in scena alle ore 18.30 all’Enerxenia Arena di Masnago. Un match che può dire molto sulle ambizioni di Final Eight di entrambe le squadre, appaiate a 8 punti e con la voglia di fare un importante passo in avanti verso il primo obiettivo stagionale.
Se Reggio Emilia, prima che il Covid falcidiasse la squadra, poteva essere annoverata senza alcun dubbio tra le più belle realtà di questo campionato, Varese sta ritrovando solidità, certezze e punti dopo un lungo periodo di sconfitte che ne ha un po’ compromesso la classifica ed il morale.
Entrambe arrivano da due ko pesanti ma diversi: gli emiliani hanno ricevuto una batosta contro una diretta concorrente come Cremona (56-85) mentre Varese è uscita sconfitta dal proibitivo derby con Milano, corazzata fino ad oggi infermabile in Serie A. La gara ha però lasciato alcuni segnali positivi di continuità in casa Openjobmetis che fanno seguito alle vittorie contro la Virtus Roma e Trento che, prima della pausa delle nazionali, avevano ridato ossigeno ad una squadra in apnea fino a quel momento.
Tra questi segnali positivi continua ad esserci Toney Douglas, partito a razzo nelle prime due sfide stagionali e poi persosi come tutta la squadra fino al match casalingo contro Roma per tornare a livelli altissimi nella sfida contro Trento dove è stato mattatore della serata con 28 punti e un 7/13 al tiro da tre che ha permesso ai biancorossi di sbancare il PalaTrento. Con Milano è stato uno dei migliori (20 punti) ed ora ha il mirino puntato sulla sfida di Reggio Emilia per portare Varese ad un trionfo che sarebbe importantissimo.
Cosa è cambiato nel tuo modo di giocare rispetto a qualche settimana fa quando non riuscivi a performare al massimo?
“Principalmente nelle ultime settimane sta cambiando la mia condizione fisica, mi sento decisamente meglio. Non è mai facile recuperare la forma migliore dopo un lungo periodo fermo come è successo a me che, da quando sono arrivato qui la prima volta, non ho più giocato a causa dello stop del covid-19. Per recuperare la forma migliore ho fatto tantissimi allenamenti, non solo con il gruppo ma anche a livello individuale e per questo motivo arrivavo ai match probabilmente sovraccarico di lavoro. Adesso che ho rivisto la mia routine di allenamento, dopo aver caricato tanto come necessario, sto ritrovando la forma migliore, mi sento sempre meglio e questo mi permette di esprimermi meglio in campo rispetto a qualche tempo fa”.
Tu e Luis Scola siete due totem nello spogliatoio. Come ti approcci ai tuoi compagni più giovani per aiutarli ogni giorno a crescere sempre di più, sia in allenamento che in partita?
“Per diventare un totem in uno spogliatoio ci vuole moltissimo impegno. Conquistarsi la fama, lo status è davvero molto complicato, nessuno ti regala niente ed ogni successo te lo devi guadagnare ogni giorno lavorando duramente sul campo. Penso sia fondamentale per i miei compagni più giovani capire che la crescita passa sia dalle vittorie, ma soprattutto anche dalle sconfitte che sono normali in un processo di maturazione. Da esse non bisogna farsi abbattere ma anzi bisogna trarre i maggiori insegnamenti per non ricommettere gli stessi errori nella partita successiva e migliorare sempre più”.
Ora c’è l’ostacolo Reggio Emilia. Quali pensi saranno le maggiori difficoltà del match?
“Ogni partita ha tante difficoltà e tutte diverse a seconda degli avversari che abbiamo davanti. Cambiano le caratteristiche tecniche e fisiche ed anche il modo di giocare, ma la cosa fondamentale è la preparazione alla partita che avviene in settimana ed è lì che dobbiamo essere bravi a capire come battere chi ci troviamo davanti. Reggio Emilia è una squadra molto forte, dovremo essere attenti a leggere bene la partita, capire i loro punti forti e cercare di limitarli, andando a colpire invece i loro punti deboli”.
Alessandro Burin