Un nuovo lockdown e i ragazzi del Twirling di Buguggiate sono nuovamente fermi. “Durante il primo stop forzato, quello di marzo – spiega Stefania Cabbia dello staff – non ci siamo mai fermati e incontravamo gli atleti online, cercando di dare loro obiettivi coinvolgenti e, per fortuna, la risposta positiva dei ragazzi c’è sempre stata. Tutto sono sempre stati puntuali e felici anche dietro a uno schermo”.
Poi sono ripresi gli allenamenti in palestra, ma con nuove modalità. “Le distanze – prosegue – e il lavoro individuale sono stati da noi accolti come una nuova possibilità di allenamento che ha coinvolto ancora una volta i nostri atleti che hanno proseguito con appuntamenti bisettimanali fino a fine luglio. A settembre un nuovo protocollo, che consentiva l’attività di squadra e le competizioni”.
La difficoltà della ripartenza è dovuta anche alla concessione di alcuni impianti sportivi, a volte negata, a volte molto attenta a protocolli sanitari. “Sanificare, igienizzare mani e attrezzo, tappetini, pulizia della pavimentazione – prosegue la Cabbia – sono accorgimenti che prima non c’erano e che hanno condizionato le nostre sessioni di allenamento. I ragazzi sono però sempre stati collaborativi, hanno imparato le regole, le hanno mantenute e sono venuti in palestra con grande entusiasmo”.
Ora l’attività, naturalmente, è ferma, ma quali sono gli obiettivi per il 2021? “Ci auguriamo ovviamente risultati – conclude – ma oggi quello più grande è poter continuare a mantenere viva la passione per il nostro sport e portare i ragazzi in palestra, luogo ancora sano sotto tutti i punti di vista. Stiamo lavorando a una competizione internazionale alla quale parteciperemo con due nostri atleti individualisti, Sofia e Angelo, e alla quale ci piacerebbe partecipare con la nostra prima squadra, già 11esima classificata allo scorso campionato internazionale del 2019 in Francia. Ci auguriamo che si riesca a proseguire con il nostro lavoro in palestra e che nulla possa impedire lo svolgimento delle gare future”.
Silvia Galli