Uno dei colpi di mercato dell’Uboldese è sicuramente il numero 1 Davide Pasiani, portiere classe 1997 prodotto del settore giovanile della Pro Patria e con un passato da protagonista alla Castellanzese (ha vinto il campionato di Promozione), al Legnano e alla Vergiatese in Eccellenza. Ora scende di un gradino per continuare nel suo percorso di crescita in una società che l’ha fortemente voluto.

Che cosa ti ha fatto dire sì all’Uboldese?
“Potevo rimanere a difendere la porta di una formazione di Eccellenza, ma l’Uboldese mi ha cercato con insistenza e mi ha fatto sentire parte importante di un bel progetto. Ho parlato con il Presidente e con mister Maestroni e mi sono piaciuti molto e ho accettato di buon grado questa nuova sfida. A Uboldo, inoltre, ritroverò Arrigoni e Fiori, due miei compagni alla Castellanzese”.

Raccogli l’eredità di Giordano Giglio, un portiere che ha lasciato il segno ad Uboldo e che ora ha scelto di tornare a giocare in Svizzera.
“Spero di essere alla sua altezza e di confermare quanto di buono ha fatto lui con questa maglia. Vorrei essere continuo nell’arco di tutta la stagione e dare il mio contributo alla squadra. Vogliamo fare il meglio possibile e spingerci in alto”.

Quali sono le tue caratteristiche principali?
“Mi piace stare in gruppo e in campo do parecchie indicazioni ai compagni e, in particolare, alla mia difesa. Mi piacciono le palle alte, uscire sui calci d’angolo e sulle punizioni, mentre devo migliorare sui tiri bassi. Tra i pali me la cavo e il mio idolo, da milanista quale sono, è Dida, ma guardo anche a Buffon, Handanovic e Allison”.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Spero di tornare a giocare in Eccellenza o anche in Serie D, sebbene sia molto difficile per un portiere della mia età affacciarsi alla serie A del calcio dilettantistico. Noi portieri abbiamo una scadenza e in Serie D ora come ora preferiscono un numero 1 under. Spero di coronare questo mio desiderio con l’Uboldese; sarebbe magnifico essere protagonista di una bella scalata. Guardando al girone in cui probabilmente saremo inseriti, penso che la favorita numero 1 all’Eccellenza sia la Solbiatese, ma dovrà confermarlo sul campo e noi faremo di tutto per dire la nostra”.

Ti è mancato il calcio in questi mesi? Per un portiere sarà diverso rimettersi in forma?
“Non vedo l’ora di ricominciare. In questo periodo ho cercato di mantenermi in forma correndo, ma per noi portieri il discorso è un po’ diverso: ci serve il contatto con la palla e dobbiamo lavorare anche sulla forza. L’impostazione di allenamento è differente da chi gioca fuori e dovremo riprendere le misure”.

Facendo un passo indietro, com’è andata la tua ultima stagione alla Vergiatese?
“In partenza dovevamo trovare l’amalgama e nelle prime giornate abbiamo portato a casa pochissimi punti. Poi, settimana dopo settimana, abbiamo trovato un nostro equilibrio e siamo riusciti a rimetterci in carreggiata e a disputare un buon campionato. Penso di aver fatto bene a livello individuale e mi sono confermato dopo l’anno bellissimo con la maglia del Legnano. Speravo di poter continuare in granata, ma la società mi ha comunicato di avere altri piani e ora sono pronto a ricominciare dall’Uboldese”.

Che cosa è per te l’anno al Legnano?
“E’ stato indimenticabile, una stagione fantastica culminata nella scalata nei playoff per la Serie D che ci è sfuggita all’ultimo. All’inizio non giocavo, ma con l’arrivo di mister Fiorito ho conquistato il posto da titolare e, insieme, sempre più fiducia. Mi ha fatto crescere molto, così come è stato bellissimo aver conquistato l’Eccellenza con la Castellanzese”.

Nel tuo percorso hai incontrato tanti mister e preparatori. Chi porti nel cuore?
“Senza dubbio devo molto a Marmora, che ho conosciuto al Legnano. Abbiamo instaurato un bellissimo rapporto e mi ha trasmetto tanta tranquillità e autostima. Vicino a lui sono cresciuto esponenzialmente e lo ringrazio tuttora”.

Che cosa fai oltre al calcio? Che cosa vuoi fare “da grande”?
“Sono al secondo anno della laurea magistrale in Economia alla Liuc e spero di laurearmi nell’autunno del 2021. Mi intriga molto il mondo della finanza e dell’amministrazione e spero di rimanere nel campo. Per i prossimi anni vorrei riuscire a coniugare il lavoro con il calcio, un’altra mia grandissima passione”.

Laura Paganini

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