Continua l’opera di costruzione del Città di Varese che nella prossima stagione giocherà in Serie D: oggi è il momento dell’annuncio ufficiale di Andrea Addiego Mobilio, esterno d’attacco in arrivo dai liguri della Fezzanese dove, nell’ultima stagione, è stato impiegato 22 volte da titolare e ha realizzato 5 reti, rivelandosi il miglior marcatore della sua squadra.
“Sono onorato di essere arrivato a Varese, una piazza di tradizione con una grande tifoseria – sono le sue prime parole -. Per me è la prima volta in Lombardia e non vedo l’ora di cominciare la preparazione per conoscere i compagni e il mister, un ligure come me. Speriamo che sia una grande annata per tutti e che si possano raggiungere i traguardi prefissati“.

Nativo di Genova l’11 dicembre 1996, il percorso calcistico di Addiego Mobilio è stato dalla Scuola Calcio fino alla Primavera con la maglia della Sampdoria. Grandi stagioni nelle giovanili blucerchiate dove ha avuto come allenatori Mauro Guaraldo (Giovanissimi Nazionali), Paolo Beruatto (Allievi Nazionali) ed Enrico Chiesa nel biennio in Primavera dove, nel 2014/15, aprì le marcature nel 4-0 contro il Varese del 31 gennaio 2015.
Ultimato il percorso giovanile approda in Serie D al Sestri Levante, club in cui milita fino al giugno 2017 e lascia il segno con 12 reti in 43 incontri complessivi, con l’exploit del 2016/17 in cui realizza ben 10 reti.
Numeri che gli spalancano le porte della Serie C del Cuneo guidato da Massimo Gardano che lo impiega 7 volte prima del prestito in Serie D alla Lavagnese del gennaio 2018. E in Liguria arrivano 2 gol in 13 partite.
Nel 2018/19 comincia la stagione in Serie C alla Carrarese di Silvio Baldini (8 presenze e 1 gol, nel 4-1 contro il Pisa del 25 novembre 2018) e a metà anno si trasferisce ai piemontesi del Gozzano. Nell’ultima stagione è stato, per numeri e rendimento, il miglior giocatore della Fezzanese dove ha messo a segno le reti decisive contro il Fossano, Ligorna e Ghivizzano.

Mobilio si aggiunge dunque ai giocatori già annunciati Giovanni ScampiniSalvatore LilloDonato Disabato, Francesco Mapelli e Alessandro Capelli.

Redazione

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