Alessandro Amato e Luigi Compagnone, è questa la coppia di allenatori che guiderà il Valle Olona nel suo primo anno di Promozione. La realtà, nata poche settimane fa dalla fusione tra Fagnano (Promozione) e Olgiatese (neopromossa in Prima Categoria), ha affidato la panchina a due tecnici che collaboreranno e uniranno le forze per obiettivi comuni: la permanenza in Promozione e, aspetto non meno importante, la costruzione di un gruppo che abbia voglia di lavorare, di crescere e di dimostrare di avere qualità tecniche ma anche umane.

Su cosa si baserà il vostro rapporto di collaborazione?
Amato: “Appena sarà possibile mi iscriverò al corso per allenatori UEFA B. Nel frattempo, al posto mio alla domenica in panchina ci sarà Luigi e prenderemo insieme le decisioni. Ci siamo conosciuti l’anno scorso e ci siamo trovati subito bene. Essendo il mister della Juniores, conosce molto i nostri giovani e può darmi buoni consigli anche su di loro”.
Compagnone: “Abbiamo la stessa visione del calcio e ho accettato volentieri di affiancarlo in questa nuova avventura con la prima squadra. Al sabato guiderò i miei ragazzi nelle gare della Juniores Regionale e la domenica sarò sul campo con la prima squadra. Sono sicuro che faremo un buon lavoro”.

Entrambi avete un passato da calciatori e, precisamente, da attaccanti abituati ad andare abbondantemente in doppia cifra in ogni stagione.
Amato: “Decisamente. Ho cambiato molte squadre e in ognuna ho cercato di prendere qualcosa che mi arricchisse. Ho iniziato alla Solbiatese in Serie D nel lontano 1997/’98 e lì ho avuto la fortuna di toccare con mano il semi-professionismo. Successivamente a Cairate ho instaurato un bellissimo rapporto con mister Curatolo e i due anni in Promozione lì mi sono serviti per crescere e formarmi come atleta. Ho vinto un po’ di campionati: a Mozzate con Gatti, a Tradate dove un anno ho fatto ben 30 gol, e alla Juve Cusano, ho vinto alcune volte il titolo di capocannoniere, ho fatto esperienze in Svizzera e ho fatto il giocatore e insieme il dirigente ad Uboldo e a Tradate, una società, quest’ultima, che per me è stata molto importante. Due anni fa ho vestito la maglia dell’Olgiatese e ora sono il mister di quella prima squadra che ho contribuito a far nascere insieme al ds Carnelli. Sono felice del mio percorso, ho dato e ricevuto tanto”.
Compagnone: “Sono cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e un mio compagno è stato, ad esempio, Marco Del Vecchio. Purtroppo un serio infortunio al ginocchio mi ha impedito di sfondare nel calcio vero e un altro al braccio, patito pochi anni dopo, mi è costato la permanenza nelle serie più alte del calcio dilettantistico. Sono ripartito così da realtà più piccole come Cerro, Parabiago, San Lorenzo e ora, da allenatore, ho cambiato zona e sono approdato nel Varesotto”.

Allenatore, appunto. Uno ha iniziato da poco ma lo è sempre stato in campo, l’altro ha una maggiore esperienza anche in club di un buon livello.
Amato: “La mia carriera è iniziata due anni fa all’Olgiatese quando, dopo otto giornate, l’allora tecnico Bogani ha dovuto lasciare per problemi personali. Mi è stato proposto di svolgere un duplice ruolo, allenatore e ds, e ho accettato. Le cose sono andate bene e ora sono orgoglioso di proseguire nel mio percorso e di fare una cosa che mi è sempre piaciuta e che ho sempre sentito mia fin da quando ero un giocatore”.
Compagnone: “Ho 47 anni e alleno da 22 stagioni, ormai. Ho iniziato all’oratorio San Lorenzo, sono passato Aurora Cerro Maggiore e pian piano ho ricoperto questo ruolo nei Giovanissimi, Allievi oppure nelle Juniores di Legnano, Pro Patria, Bustese, Castellanzese, Canegrate, Olgiatese e ora al Valle Olona. Per me sarà il secondo anno in questa società e l’anno scorso, insieme alla dirigenza, abbiamo allestito in pochissime settimane la Juniores Provinciale che ha disputato un buon campionato. Adesso il progetto continua e ne sono contento. Per la prima volta in carriera affronterò mio figlio da avversario nello stesso campionato: Christian, infatti, ha deciso di sposare la causa dell’Aurora Cerro Maggiore ed entrambi ci misureremo con il campionato di Promozione e, molto probabilmente, saremo anche nello stesso girone. Sarà un’emozione particolare”.

Che cosa rappresenta per voi il Valle Olona?
Amato: “Sono fiero che mi abbiano affidato di nuovo la prima squadra con cui, appena nati dopo la fusione con il Canazza, due anni fa siamo arrivati a due punti dalla capolista Ferno e l’anno scorso abbiamo dominato il girone N di Seconda Categoria dando 16 punti di distacco alla seconda classificata. Non è stato facile costruire tutto da zero, ma ce l’abbiamo fatta e ciò mi rende ancora più fiero. Sono solito mettere passione e professionalità in ogni progetto che sposo ma questo lo sento ancora più “mio”. Vincere da giocatore è una bella sensazione perchè ti senti protagonista fino in fondo di un’impresa, vincere da allenatore è altrettanto speciale perchè si capisce quanto lavoro c’è dietro ad ogni successo e quanto sia importante avere la squadra al tuo fianco perchè il tuo destino dipende anche dai tuoi ragazzi”.
Compagnone: “Ho la possibilità di lavorare con i giovani in una realtà seria e con strutture di primissimo piano. Oltre ad essere stati entrambi attaccanti, con Amato mi accomuna la voglia di vincere, di primeggiare e di andare con determinazione verso un obiettivo. Grazie alla società che ci permette di farlo, e di farlo insieme”.

Quali sono gli obiettivi del Valle Olona?
Amato: “Siamo una squadra nuova che, di fatto, passa dalla Seconda Categoria di pochi mesi fa alla Promozione attuale. Il salto c’è e non è da poco. L’obiettivo, però, è fare bene e ottenere la salvezza possibilmente senza soffrire. C’è l’entusiasmo giusto e il mercato che la società sta portando avanti è ottimo; conosco personalmente tutti i ragazzi che sono arrivati e, ancor prima che buoni giocatori, sono ragazzi d’oro su cui si può contare anche dal lato umano e caratteriale”.
Compagnone: “Per quanto riguarda la prima squadra, puntiamo alla salvezza e poi vedremo di toglierci tutte le altre soddisfazioni che verranno. Conosco anch’io i ragazzi che sono arrivati e conosco soprattutto Moroni, un elemento davvero valido per il centrocampo e con la testa sulle spalle. Parlando di Juniores, affronteremo la Juniores Regionale che il Fagnano l’anno scorso ha confermato e, sulla base dei giocatori dell’ultima stagione, abbiamo aggiunto qualche pedina. Il mercato non è ancora finito e ci mancano almeno un paio di tasselli. Le sfide mi piacciono e proveremo ad arrivare il più in alto possibile”.

Che campionato di Promozione vi aspettate?
Amato: “Ci sono parecchie squadre abituate a questo campionato come Uboldese, Meda, Cas, Besnatese, Sedriano e una Solbiatese che ha fatto un ottimo mercato. Il torneo sarà competitivo e noi sappiamo di dover lavorare e sudarci ogni risultato che otterremo. Vogliamo andare oltre i nostri limiti”.
Compagnone: “I valori secondo me non sono ancora definiti anche perchè il mercato è tuttora aperto. Non vogliamo guardare in casa d’altri, ma pensare a noi stessi. Se facciamo punti e vinciamo le nostre partite non ci sarà nessun problema”.

C’è la data di inizio campionato (27 settembre), ma le incertezze sono tante. Questo come può influire?
Amato: “Dopo il lockdown i ragazzi hanno ripreso a fare attività fisica e credo che bene o male arriveranno pronti all’avvio della stagione. Noi inizieremo la preparazione il 24 agosto e avremo un mese intenso davanti. C’è entusiasmo e spero che presto si sappia qualcosa in più sulle norme da rispettare”.
Compagnone: “Penso che dal punto di vista atletico non ci siano particolari problemi e che i giocatori potranno riprendere la giusta forma in un tempo piuttosto breve, anche grazie al nostro preparatore Stefano Caccia. All’inizio mancheranno un po’ le misure del campo, ma nulla a cui non si possa rimediare. Rimane da capire come gestire la ripartenza delle attività sportive. Spero lo comunichino a breve e che si possa tornare alla normalità”.

Laura Paganini

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