Il richiamo dell’Union Villa Cassano era troppo forte per rifiutare; così, sei mesi dopo l’amara retrocessione in Promozione, Edoardo Paroni è tornato in quell’ambiente che sente come una seconda casa. Il difensore classe 1998, dunque, ha indossato di nuovo parastinchi e scarpini dopo qualche mese di inattività e si è rituffato su quel campo di cui aveva sentito la mancanza. Per lui, dunque, è iniziata una nuova avventura a Cassano Magnago che, per altro, sta dando i suoi primi frutti.

Edoardo Paroni union villa cassano 03Che cosa ti ha riportato all’Union Villa Cassano?
“L’anno scorso siamo retrocessi a giugno inoltrato passando per i playout e al termine di una stagione in cui una serie di elementi non si sono incastrati a dovere come tutti speravamo. In me è rimasto un senso di rivalsa, una voglia di riprendermi qualcosa che era stato nostro e un desiderio di ringraziare una società in cui mi ero trovato benissimo. Così a dicembre ho scelto di sposare di nuovo il progetto del Cassano e di declinare proposte che mi sono arrivate anche dall’Eccellenza. E sono felice di averlo fatto perchè qui sto benissimo”.

Nel girone d’andata non hai giocato. Come mai? Ti è mancato il calcio?
“Sembrava che in estate si fossero fatte avanti per me una serie di squadre ma, poi, in realtà, non si è concretizzato niente. Ho aspettato la finestra di dicembre per rimettermi nel giro ed essere tesserato, ma non sono mai rimasto fermo. Mi sono sempre allenato, infatti, nel Villa Cortese perchè del calcio non ne posso fare a meno. Ci sono stati momenti non facili in cui mi sono chiesto se valesse la pena ricominciare, ma questo sport è la mia passione, sono ancora giovane e penso di potermi togliere qualche soddisfazione”.

Edoardo Paroni union villa cassano 04E’ la tua prima volta in un campionato di Promozione dopo anni in Serie D ed Eccellenza. Come ti sembra? Quali sono gli obiettivi?
“E’ un bel torneo e non è facile. Fin da subito mi sono messo a disposizione del mister e del gruppo e cerco sempre di dare il massimo per la squadra. La salvezza è alla nostra portata e sono sicuro che la centreremo, mi auguro, senza affanni come purtroppo mi è già successo in carriera. Il pareggio di domenica a Magenta è stato un buon tassello verso il mantenimento della categoria, è stato un segnale importante e abbiamo dimostrato di essere vivi. Con i compagni mi trovo molto bene e siamo un ottimo gruppo e lo stesso posso dire di mister Visentin, persona preparata e umile e che mi ha dato delle giuste motivazioni per rimettermi in gioco”.

Nel tuo passato ci sono varie squadre: Pro Patria, Legnano, Varese e Milano City. 
“Ho vissuto fin da piccolo le vicissitudini di questi club: da piccolo ho vestito i colori della Pro Patria ma poi, a causa dei problemi societari, sono andato al Legnano e successivamente al Varese dove ho giocato per qualche anno fino a fare la spola tra gli Allievi e la Primavera nella stagione della retrocessione dei biancorossi dalla Serie B. Proprio quando mi accingevo al salto in Primavera, dunque, la società è fallita e io mi sono spostato di nuovo al Legnano dove ho vissuto due anni fantastici. Ho i lilla nel cuore e sono rimasto al Legnano anche nell’anno della retrocessione in Eccellenza. Passato al Milano City in Serie D, mi sono fatto male al ginocchio e, dopo la convalescenza, Antonelli, che mi conosceva ai tempi del Varese, mi ha portato al Cassano. Ed è proprio lì che ho conosciuto persone fantastiche con le quale ho voluto tornare a lavorare qualche settimana fa”.

Edoardo Paroni union villa cassano 02Nel tuo percorso, quali sono state le figure per te più importanti?
“Mister Antonelli sicuramente, ma anche Banchieri, Salvigni e Tomasoni che ho avuto al Legnano. Ho imparato tanto da ognuno di loro e mi hanno fatto crescere anche come persona. Fin da piccolo, da buon interista doc quale sono, il mio giocatore preferito è sempre stato Zanetti e ho cercato di ispirarmi a lui”.

Domenica arriva il Fagnano. Che partita ti aspetti?
“Dopo il punto conquistato a Magenta, vogliamo continuare a muovere la classifica e domenica sarà importantissimo non perdere per non rischiare di trovarci invischiati in una battaglia nella zona rossa. Il Fagnano non molla mai, è difficile da affrontare e sarà una bella lotta”.

 

IL CAMMINO DELL’UNION VILLA CASSANO

Laura Paganini