
Valerio Foglio e il mondo del Legnano calcio saranno sempre vicini, magari non in campo ma sentimentalmente. La maglia lilla ha significato tantissimo per il classe ’85 che ha ancora voglia di stupire e divertirsi con il pallone fra i piedi. È proprio grazie al calcio che Valerio si è realizzato con squadre importanti e ha calcato il palcoscenico della Serie B con Vicenza e Reggina. Dopo l’addio al Legnano, Foglio giocherà ancora e sogna un futuro da allenatore.
Perché lasci il Legnano?
“Sarei restato a vita a Legnano, e lo dico con il cuore, ma non siamo riusciti a trovare un’intesa sul contratto e sul progetto. Penso di aver sempre dato tutto per la città e la squadra, sono tornato qui quando giocavo in Serie C. Non lo dico certamente per vantarmi ma non è un gesto comune per un calciatore scendere di due categorie solo per vestire nuovamente la maglia della propria amata città. Mi hanno fatto piacere le parole del presidente Munafó e non cerco polemiche, anzi lo ringrazio per avermi ridato l’opportunità due anni fa di ritornare al “Mari” ad emozionarmi nuovamente. Mi dispiace tanto però e un po’ ci sono rimasto male per non aver ricevuto nemmeno una telefonata in queste ultime settimane. Io voglio sentirmi importante ed evidentemente a Legnano non lo ero più. Amerò sempre i tifosi lilla e alla società, infatti, faccio un grosso in bocca al lupo in vista della prossima stagione. Sarò sempre grato alla squadra della mia città e alla famiglia Munafó per avermi fatto divertire ancora con i questi colori”.
Sai già dove giocherai la prossima stagione?
“So di poter dare ancora qualcosa in D e al mondo del calcio e un’importante squadra di Serie D mi vuole fortemente e posso dire che ci siamo quasi. Legnano è stato il mio paradiso e non dimenticherò mai queste ultime due stagioni condite da tante vittorie e imprese come quella a Fenegrò durante i playoff o come quando ho esordito al “Mari” per la seconda volta, segnando subito al primo pallone toccato. Nemmeno in un sogno immaginavo di tornare così davanti a tutta quella gente. Ricorderò per sempre anche Andrea Rinaldi, sono onorato di aver potuto giocare con lui e lo porterò per sempre nel mio cuore. Questo è il mondo del calcio, però, e si rispecchia molto con la vita: si va avanti e sono carico e motivato per il mio futuro “
C’è anche il Padel nel tuo futuro?
“Esattamente, fino a quando posso mi diverto e gioco a calcio, mi sento bene e sono sicuro di fare ancora qualche anno bene. Nei miei prossimi piani, però, c’è questo progetto del Padel: abbiamo creato campi da gioco per questo nuovo e interessante sport. Mi piacerebbe anche allenare i bambini e creare una mia scuola calcio dove vorrei insegnare loro cosa significa lealtà e rispetto. Non ho mai vinto scudetti, è vero, ma sono sicuro che qualcosa di buono potrò inculcare nelle menti dei bimbi che verranno a giocare e a imparare”
Niccolò Crespi