Siamo arrivati ad un punto decisivo nella trattativa che porterà Luis Scola a vestire la maglia della Pallacanestro Varese per una stagione. E’ uno di quei momenti che tolgono il fiato, come gli ultimi 100 metri prima del traguardo per un maratoneta o l’ultimo punto di una squadra per la matematica conquista del titolo. E’ tutto fatto ma finchè non c’è la certezza definitiva resta sempre quell’ansia e quel brivido che tutto possa succedere.
Questo è ciò che stanno provando tutti i tifosi della Pallacanestro Varese nelle ultime settimane, giorni, ore, mentre cullano il sogno di vedere un giocatore di calibro mondiale vestire la canotta biancorossa. Un sogno che ormai è realtà: Luis Scola firmerà un contratto annuale che lo legherà a Varese nell’ottica di fare talmente bene in maglia biancorossa da conquistare un posto per le Olimpiadi. Uno stimolo che ha spinto giocatore e società ad investire insieme in questo progetto che, seppur breve, sarà di un’intensità e di un peso, economico e sportivo, enorme.
Decisivi sono stati i contatti negli ultimi giorni tra coach Caja e “Il Generale”, come viene soprannominato in Argentina Scola, che ha capito che a Varese sarà perno centrale della prossima stagione e potrà conciliare vita professionale e sportiva al meglio non spostando la famiglia da Milano.
Un colpo pazzesco della dirigenza biancorossa, con il Gm Andrea Conti sugli scudi, a dimostrazione di una programmazione partita ben in anticipo quest’anno e che sta affrontando l’emergenza Covid-19 nel migliore dei modi grazie a tutte le componenti societarie e dei tifosi, che più che mai stanno contribuendo in maniera fattuale al sostentamento della società (la maggior parte non ha richiesto il rimborso dell’abbonamento).
La società ripaga così tutta la gente biancorossa con un regalo tanto grande quanto inaspettato, un regalo che per essere scartato e diventare realtà attende solo l’ufficialità, che potrebbe anche arrivare nel weekend.
Luis Scola sarà un giocatore di Varese. Tutto è pronto per il grande colpo dell’estate biancorossa.
Alessandro Burin
