La Openjobmetis Varese esce sconfitta dalla sfida sul parquet del Taliercio di Venezia nella sfida contro l’Umana Reyer per 86-77. Una gara che, nonostante i due punti persi, gli ennesimi, lascia segnali molto positivi, soprattutto rispetto alla prova fornita settimana scorsa in casa contro Reggio Emilia, ma anche l’amaro in bocca per aver perso una partita che i biancorossi avrebbero potuto vincere, soprattutto se le sue due stelle, Scola e Douglas, avessero fornito una prova degna della loro fama e qualità tecniche.

L’argentino fornisce la peggior prestazione da quando veste la maglia biancorossa, con soli 9 punti, perdendo la sfida sotto canestro contro il rientrante Mitchell Watt che in termini di rimbalzi ed energia sovrasta El General, apparso stanco e poco lucido, soprattutto quando nel possesso decisivo a 30 secondi dalla fine, sul 80 a 77 per Venezia commette un fallo a rimbalzo  a dir poco sciocco e banale che un campione della sua esperienza non dovrebbe mai fare, condannando così definitivamente i biancorossi alla sconfitta.
Non da meno la prova incolore di Douglas, che pare rientrato in quel tunnel buio di prestazioni che aveva caratterizzato i suoi ottobre e novembre. Anche ieri sera Toney non dà ciò che tutta Varese si aspetta da lui, fornendo una prestazione da soli 7 punti, con un 1/7 al tiro da tre abbastanza emblematico.

Nonostante tutto, però, Varese riesce a rimanere attaccata alla gara per tutti i 40’, ed è proprio questo l’aspetto positivo del match. I ragazzi di Bulleri trovano soluzioni e punti alternativi ai suoi due campionissimi, in particolare grazie alle prove del solito granitico Strautins, autore di 14 punti e tanta sostanza sotto il ferro, e del neo arrivato Anthony Beane che meglio di così non poteva presentarsi.
Il neo acquisto conclude la sua gara con 16 punti a tabellino, mette tanta energia in difesa, che gli costa anche 5 falli, ma soprattutto fornisce idee e soluzioni nuove in fase offensiva, capace di penetrare con rapidità ed efficacia nella difesa dei padroni di casa che non riescono a contenere il suo grande sprint atletico. Oliatissimo nei meccanismi di squadra, sembra a Varese da inizio stagione e se continuerà così è l’iniezione di energia che serviva ai biancorossi.
Si rivela anche andato a buon fine l’esperimento di giocare con tre piccoli in campo contemporaneamente ed il primo a giovare di questa soluzione nuova ed in generale dell’arrivo di Beane, forse perché anche con la paura di perdere il posto da titolare, è proprio Ruzzier che fornisce una delle migliori prove da inizio stagione. Il play triestino finalmente si mostra concreto e propositivo e i 12 punti che mette a segno, triplicando la sua media stagionale, lo dimostrano. 

Le note dolenti del match sono le troppe palle perse ed i tanti secondi tiri che gli uomini di Massimo Bulleri concedono a Venezia. Ma soprattutto ciò che in questa sfida punisce Varese è la non capacità di sfruttare le occasioni che le avrebbero permesso di passare in vantaggio, sia nel terzo che nel quarto quarto.
Resta l’intensità con la quale l’Openjobmetis a metà del terzo e dell’ultimo quarto, sotto di 9, riesce a recuperare i parziali subiti e riportarsi sotto agli avversari, dando prova di una grande forza mentale, mancata completamente contro Reggio Emilia nel terzo quarto orribilis di domenica scorsa. Uno step, quest’ultimo, determinante per una squadra che deve essere capace di lottare con le unghie e con i denti in tutte le partite per non lasciare nulla di intentato e conquistarsi la salvezza.

Ora arriva una sfida fondamentale, quella di domenica 27 contro Treviso tra le mura amiche dell’Enerxenia Arena che Varese non può sbagliare, ma che se approccerà con lo stesso spirito e la stessa concentrazione avuta ieri per tutta la gara ha buone possibilità di portare a casa; sempre che Scola e Douglas non la tradiscano sul più bello.                                                                                                             

Alessandro Burin

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