Varese come meta ideale per il turismo di prossimità. Questa la proposta-appello lanciata da Palazzo Estense e rivolta, in modo particolare, ai turisti lombardi e piemontesi. Un’idea che nasce dalle difficoltà che il turismo sta affrontando, in Italia e ancor più in Lombardia, in questa fase di ripartenza, nonché dalle decisioni di Paesi come la Grecia e di Regioni come la Sardegna, che stanno chiaramente comunicando come i turisti che arrivano dalle aree con maggiori tassi di contaminazione da covid19 siano da sottoporre a controlli e quarantene pesanti, mettendo a rischio anche l’intera vacanza di quanti abbiano scelto quelle mete.
«Tutti i Paesi del mondo colpiti dalla pandemia e, quindi, anche dalla crisi che ne è seguita stanno cambiando l’orientamento del loro approccio al turismo», spiega l’assessore al Turismo Fabrizio Lovato. «Il turista è orientato soprattutto verso mete nazionali e, ancora di più, verso località vicine alle regioni di residenza. Le esigenze di sicurezza e la legittima voglia di programmare e realizzare una vacanza nell’estate di un anno così devastante stanno portando a riscoprire luoghi e città normalmente fuori dalle rotte turistiche principali. Per Varese questa è una grande opportunità, perché il nostro territorio è in grado di offrire natura e ambiente salubri, cultura, buon cibo, spazi per sport e un lago bellissimo. Stiamo lavorando già da mesi in questo senso, per offrire Varese soprattutto a quei turisti lombardi e piemontesi che cercano una vacanza sicura, sana e nuova».
«Dall’enorme minaccia rappresentata dal coronavirus che stiamo ancora combattendo, soprattutto in Lombardia, può nascere una grande opportunità», afferma il sindaco Davide Galimberti. «Siamo una città – le sue parole – che ha mantenuto fino a oggi numeri di contagio inferiori alla maggior parte dei capoluoghi lombardi, dimostrando non solo che abbiamo saputo con i nostri cittadini lavorare e affrontare i sacrifici necessari a ridurre il contagio, ma, soprattutto, che le particolari caratteristiche di Varese, per la sua natura e la sua posizione tra lago e Sacro Monte, ci hanno aiutato a contrastare più di altri il virus. Questo porta tutti noi, inclusi i nostri straordinari imprenditori e commercianti, a essere rigorosi in questa fase 2. La nostra condizione di maggiore sicurezza e l’offerta turistica eccezionale, che ci contraddistingue per combinazione di attività praticabili per famiglie e per diverse tipologie di visitatori, ci rendono una meta privilegiata».
«Abbiamo lavorato in questi mesi in questa direzione – prosegue il sindaco – e anche nella cabina di regia per la ripartenza di Varese abbiamo affinato la nostra offerta. Le discutibili scelte fatte da alcune mete turistiche come Grecia e Sardegna, che discriminano proprio noi lombardi e i piemontesi per la nostra provenienza da territori regionali più colpiti dal contagio, possono in realtà rafforzare la nostra opportunità di essere il luogo giusto da scegliere per il turismo di prossimità. Nei prossimi giorni avvieremo una serie di azioni che vanno esattamente in questa direzione e che saranno la base prima per una ripresa del turismo e, quindi, del lavoro e dello sviluppo a Varese e, poi, per un rilancio della città nei prossimi anni, facendola diventare un luogo privilegiato dove venire anche da tutto il resto d’Italia e del mondo».
Redazione
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