Stare a casa è ora la regola da rispettare assolutamente. A nessuno venga in mente di violare le disposizioni che da ieri il Governo ha esteso a tutta l’Italia. Misure necessarie a causa dell’incremento del numero dei decessi e dei contagiati. Per questo oggi, durante la riunione con i sindaci dei capoluoghi e la Regione, ho chiesto di andare anche oltre le misure contenute nel decreto in vigore e chiudere tutto. Fermiamoci tutti ora per far ripartire al più presto la vita economica e sociale. Chiudere prima per riaprire prima possibile una volta finita l’emergenza sanitaria. Sono sicuro che l’economia potrà ripartire più forte di prima se ora riusciremo a far fronte comune a questa emergenza, senza perdere tempo prezioso.

Per questo anche il Comune di Varese farà la sua parte. Questa mattina con tutta la Giunta abbiamo deciso una serie di misure per essere vicini ai cittadini in questo momento.

1) Per prima cosa abbiamo deciso il rinvio al 31 maggio del pagamento della Tari che per il 2020 avrà una forte riduzione che in queste ore stiamo quantificando.
Per quanto riguarda le famiglie che hanno i bambini a scuola non verrà calcolata nessuna retta per il mese di marzo di tutti i servizi comunali (nidi, infanzia, doposcuola). Per il mese di febbraio, per essere vicini alle famiglie, si è stabilito di non far pagare i buoni pasto consumati nell’intero mese nelle mense delle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, mentre sarà scontata la retta di febbraio dei nidi comunali.

2) In tutta la città verrà realizzata una mappatura degli over 65 che, non potendo uscire di casa, necessitano di servizi essenziali come quello della spesa a domicilio o medicinali da parte delle farmacie. Nei prossimi giorni sarà creata una rete con le catene della grande distribuzione, gli esercizi di vicinato e le farmacie; contestualmente contribuiranno a questo servizio anche le realtà del mondo del volontariato.

3) Il nodo commercio è poi uno dei più complessi da affrontare. Da subito come prima manovra abbiamo deciso lo spostamento del pagamento della Cosap al 31 maggio. Inoltre, da Palazzo Estense partirà una campagna di sensibilizzazione rivolta ai diversi esercizi della città, che saranno invitati a chiudere e ad andare, quindi, anche oltre le norme attualmente in vigore. Tutto questo per superare al meglio, e nel minor tempo possibile, la fase di emergenza. Vogliamo anche sensibilizzare i proprietari di immobili a Varese, e in particolare quelli che ospitano negozi, a ridurre gli affitti per tutto il periodo di questa crisi sanitaria. Al “dopo”, però, si penserà da subito, con l’amministrazione comunale che coinvolgerà i rappresentanti delle categorie per studiare iniziative per il rilancio del tessuto economico e imprenditoriale.

4) Per quanto riguarda i controlli, invece, la Polizia locale sarà impegnata nel presidio del territorio. Due i compiti affidati alla polizia locale: vietare possibili assembramenti e verificare che, quanti si stanno spostando all’interno della città, lo facciano per i soli motivi esplicitati dal decreto (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute).

5) Musei, mostre e concerti, chiusi o rinviati in ottemperanza a quanto stabilito dal decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, auspichiamo possano scoprire il loro spazio online, grazie a eventi e visite digitali. Per tutti gli appuntamenti organizzati dal Comune verranno valutate le possibili opzioni di realizzazione e ogni novità a questo riguardo sarà capillarmente diffusa dai canali informativi di Palazzo Estense.

6) Da ultimo le attività per i ragazzi: l’amministrazione comunale si impegna a supportare, anche al termine dell’emergenza, ogni iniziativa che possa coinvolgere i piccoli varesini. Per questo si guarda già anche all’estate, quando saranno sostenuti, in varie forme e modalità, appuntamenti di socializzazione come, per esempio, i tanti campi estivi che si svolgono abitualmente sul nostro territorio.

Redazione