Un’emergenza sanitaria che rischia di bloccare l’intero paese. In difficoltà tanti settori, a cominciare da quello economico per passare a quello scolastico e attraversare anche quello sportivo. A bocce ferme da due settimane, le squadre non sanno come barcamenarsi in mezzo alle diverse disposizioni. Marco Spilli, il mister storico della Varesina, ci racconta la situazione della realtà rossoblù.
“Stiamo tutti vivendo una situazione particolare che definirei unica (per fortuna). Star fermi completamente non mi è mai successo, il guaio più grande è che non si capisce bene cosa potrà succedere nel futuro. Noi stiamo continuando a lavorare, ma questa incertezza non ci permette di farlo in serenità. Di natura sono abbastanza ottimista, penso che le precauzioni possano servire, solo che al momento non se ne ha la riprova e questo aumenta la paura”.
La Varesina si è fermata solo di domenica: “Ci alleniamo a porte chiuse. Purtroppo non sappiamo se e quando riprenderemo, sembrerebbe una sorta di precampionato, ma in realtà non si possono nemmeno giocare le amichevoli, quindi ti alleni senza giocare ed è tutto molto strano. Mantenere la concentrazione non è facile”.
Nel girone A di Eccellenza, diviso tra Varesotto, Comasco, Milanese e Pavese, ci sono tante squadre rimaste ferme. “E’ chiaro che essere in una zona piuttosto che in un’altra avvantaggia qualcuno e svantaggia qualcun’altro. Noi tra l’altro avremmo dovuto affrontare l’Accademia Pavese che è a pochi chilometri dalla zona rossa. Sinceramente mi dispiace, al di là del calcio, vivere un’emergenza del genere. L’argomento va preso con le pinze e direi che, quando c’è in ballo la salute, il calcio può anche passare in secondo piano”.
Il campionato è stato stoppato nel momento migliore della Varesina che si è rialzata scalando la classifica: ” Ci auguravamo tutti di risalire e diciamo che me lo aspettavo perché in genere il mio lavoro viene fuori nei gironi di ritorno. E’ stato così lo scorso anno e anche negli anni delle promozioni. Speriamo di recuperare il distacco dalla prima, se non ci riusciamo proveremo lo stesso a fare un grande campionato e guardaremo ai playoff. La non vittoria non la vivrei come un fallimento; anche perché ci sono altri modi per salire e li conosciamo bene. Ovvio che speriamo di non farli i playoff, tenteremo tutte le strade – prosegue l’allenatore rossoblù -. Fermarsi in un momento di euforia, anche perché venivamo da una partita vinta al 90′, ci penalizza un po’ ma può essere vista anche come pausa per rifiatare. Pensando alla ripresa del campionato, ci saranno tanti turni infrasettimanale e credo che chi ha la rosa più ampia sarà avvantaggiato, ovviamente sono cose da dimostrare sul campo. Speriamo di sfruttare a pieno questo nostro aspetto, di avere una rosa numerosa”.
Elisa Cascioli