Se in tutto il mondo si prendono precauzioni e provvedimenti per evitare la diffusione del Coronavirus, l’epidemia in questione non sembra preoccupare Alesander Lukashenko, presidente della Bielorussia dal lontano 1994. Nell’ex repubblica sovietica lo scorso 19 marzo è cominciato regolarmente il campionato di calcio e lo stesso Lukashenko non più tardi di qualche giorno fa è stato protagonista di una partita di hockey su ghiaccio nella capitale, Minsk. La bielorussa Svetlana, che è venuta varie volte in Italia e nella nostra provincia negli anni passati tanto da poter essere considerata una varesina d’adozione, racconta com’è la situazione nel suo Paese.

Come è descritto in Bielorussia il Coronavirus?
“Secondo il nostro presidente si tratta di una ‘psicosi’, di una paura infondata, di poco più che un’influenza. Per tenersi alla larga dal virus consiglia di bere tanta vodka, fare saune e magari comprarsi un trattore per continuare a lavorare nei campi”.

Ci sono casi di Coronavirus?
“Secondo le fonti ufficiali i positivi sono meno di un centinaio e non sembrano esserci vittime. Ma, nel frattempo, so che sono stati liberati posti in ospedale per essere pronti ad ogni evenienza. Qualche medico comincia a dire la verità e a mettere in guardia la popolazione, ma è stato rapidamente zittito e tacciato di dare false informazioni”.

Quanto a te, come ti comporti? Hai timore?
“Cerco di uscire di casa il meno possibile e quando vado a fare la spesa mi riparo la bocca e gli occhi e mantengo almeno un metro di distanza dagli altri clienti. Ho provato a procurarmi una mascherina ma nelle farmacie sono esaurite da tempo. In molti le hanno comprate così come hanno acquistato disinfettanti, altrettanto introvabili adesso, ma praticamente nessuno le indossa. Qualche giorno fa al supermercato mi sono fermata alla cassa del negozio ad un metro di distanza da chi mi precedeva e una signora dietro mi ha superato come se nulla fosse; quando le ho spiegato la situazione mi ha presa per pazza”.

Al momento, quindi, non ci sono provvedimenti da rispettare per evitare la diffusione del virus?
“No, le attività sono aperte e la vita procede normalmente e solo in un negozio ho visto un cartello che invitava a rispettare la distanza di due metri gli uni dagli altri. Tutto, dunque, sta al buon senso personale. Io, ad esempio, ho detto a mio marito di prendere qualche precauzione con i colleghi quando è al lavoro e appena rientra a casa lavo e disinfetto tutto ciò che ha indossato nella giornata. So che le partite di calcio si svolgono regolarmente con i tifosi sugli spalti; all’entrata dello stadio provano la febbre, ma non c’è l’obbligo di mantenere la distanza o di indossare la mascherina”.

Anche le scuole sono aperte?
“Fino a venerdì scorso tutti i bambini sono andati a scuola. Ora sono a casa per le vacanze pasquali che proseguiranno fino al 6 aprile, data dopo la quale anche mia figlia di 8 anni tornerà in classe. Ho paura che il contagio si possa diffondere anche qui e sarebbe terribile”.

Hai tanti amici in Italia. Che cosa ne pensi della situazione che stiamo vivendo?
“Personalmente sono molto preoccupata per tutti voi. Su internet vedo e leggo notizie allarmanti e mi auguro che tutto possa finire presto. Sono legata all’Italia e ho nel cuore il vostro Paese”.

Laura Paganini