Oggi è un giorno speciale per tutti i tifosi varesini, perché, oltre ad essere Pasquetta, compie gli anni uno degli uomini chiave per la vittoria dello scudetto della stella, Veljko Mrsic.

Un’ex ala piccola formidabile, il giocatore croato, che divenne perno dei Roosters campioni nel 1998-1999 grazie alle sue qualità tecnico tattiche, ma soprattutto grazie ad un carisma ed una convinzione in sé e nella squadra, caratteristica che aiutò a comporre la mentalità vincente di un gruppo che, pur partendo non certo con i favori del pronostico sulla carta, dietro a compagini ben più attrezzate per la vittoria di quello scudetto, come Bologna e Treviso, riuscì a trionfare, superando proprio le due corazzate di quei tempi.

Il killer silenzioso, così veniva soprannominato per le sue poche parole fuori dal campo ed i suoi tanti punti sul terreno di gioco, tornerà a Varese nella sciagurata stagione 2007-2008, anno della retrocessione in Legadue, per la sua seconda esperienza da allenatore, anche se non con le stesse fortune ottenute da giocatore, in un momento molto difficile e di transizione per la società biancorossa. Sarà vice allenatore di coach Pillastrini la stagione successiva quando Varese riuscirà a ritornare subito in Serie A1.

Il suo rapporto forte di amicizia con Pozzecco porterà i due a lavorare insieme al Cedevita Zagabria, dove ottennero grandi fortune, portando la squadra croata a vincere quattro titoli consecutivi, due campionati e due Coppe di Croazia, negli anni tra il 2015 ed il 2017. Oggi Mrsic compie 49 anni e tutto il popolo biancorosso è pronto ad augurare tanti auguri ad un uomo che ha saputo regalare momenti indimenticabili alla storia di Varese.

Alessandro Burin