Il 2020 è stato un anno decisamente diverso rispetto a tutti quelli che abbiamo vissuto finora, un anno in cui molti aspetti della nostra vita sono stati stravolti. Ma non tutto è da buttare e lo dimostrano i calciatori dilettanti a cui abbiamo chiesto un bilancio di quest’anno. Per il 2021 la speranza comune è che la situazione legata al Covid si stabilizzi e, con essa, si possa tornare a giocare allo “sport più bello del mondo” e, nello stesso tempo, si possano portare avanti importanti progetti personali.
Marco Caccia, Vergiatese: “Dal punto di vista calcistico penso di essere cresciuto molto nonostante le poche partite giocate in questo 2020. Infatti, sia nella stagione passata che in questa, ho avuto la fortuna di far parte di due squadre forti nella loro categoria, da cui ho imparato molto. Anche a livello di gruppo, ho avuto il piacere di conoscere tante nuove persone, tra compagni, allenatori e direttori, con cui è nato un rapporto di fiducia e amicizia.
Personalmente posso dire di essere riuscito a proseguire negli studi universitari, continuando il mio cammino verso la laurea.
Quanto ai propositi per il 2021, oltre a dare gli esami che mi mancano, vorrei riprendere al meglio l’attività calcistica, infatti mi sto tenendo in forma allenandomi giornalmente per essere pronto quando ricomincerà il campionato. La mia speranza di conseguenza è di poter tornare sul campo al più presto, ma soprattutto mi auguro che questa situazione possa risolversi, affinché tutto possa tornare alla normalità”.
Mattia Ghizzi, Morazzone: “Dal punto di vista sportivo sono contento dell’inizio di stagione con un allenatore nuovo, Dossena, che è il più preparato che abbia mai avuto. Infatti stavamo facendo degli ottimi risultati fino al nuovo stop.
Per il nuovo anno, mi aspetto al più presto una nuova ripartenza anche se non la vedo molto vicina.. Non sono così poi tanto giovane e vorrei chiudere la carriera facendo almeno un campionato intero. Per quanto riguarda la vita privata, mi aspetto delle novità dal punto di vista familiare. Prossimamente vorrei diventare papà per completare il percorso iniziato tanto tempo fa con la mia compagna”.
Riccardo Petruzzellis, San Michele: “Sappiamo tutti che anno abbiamo vissuto ma sarei bugiardo se dicessi che per me è stato completamente negativo, anzi…io nel 2020 ho segnato il mio futuro, ho scelto di abbandonare l’università e di tuffarmi nel mondo del lavoro trovando anche una bella opportunità che mi sta dando delle soddisfazioni, a livello personale è questo quello che salvo; a livello calcistico, invece, seppur il calcio giocato mi sia mancato tantissimo, sono felice della scelta che ho fatto ovvero dire sì al San Michele e decidere di cambiare categoria, ho trovato una società molto ben organizzata e che ha idee simili alle mie ed ho anche ritrovato mister Lorenzi, mio estimatore da Morazzone”.
“Quanto al 2021 che dire, forse scontato ma mi auguro come tutti si possa tornare a calcare il rettangolo verde, aggiungo però il farlo nelle migliori condizioni possibili perché quello che abbiamo assaporato ad inizio stagione non è calcio, non è il calcio che amiamo; mentre per ciò che mi riguarda più da vicino punto a riscattarmi con indosso questa maglia, le ultime due stagioni sono state complicate e non molto positive per me, l’obiettivo ora è rilanciarsi”.
Simone Maraggia, Jeraghese: “Onestamente del 2020 non salverei quasi niente. Calcisticamente ci ha tolto quasi tutto e anche personalmente. Magari ci ha dato la possibilità di fermarci per riflettere, ma prima eravamo abituati ad uscire e a stare in mezzo alle persone come se nulla fosse, ora passiamo parecchio tempo da soli e questo, secondo me, nel piccolo, ha cambiato le persone.
I propositi per l’anno nuovo ovviamente sono quelli di sconfiggere questo maledetto virus per riprendere a fare una vita “normale”. Parlando di calcio, a Jerago abbiamo formato una famiglia incredibile, facendo davvero ottimi risultati, come avevo già previsto. Il nostro desiderio è quello di tornare ad allenarci, a giocare, e magari festeggiare davanti ai nostri meravigliosi tifosi dopo una vittoria. Non vediamo l’ora e spero accada al più presto perché mi manca tutto di questo sport”.
Francesco Di Luca, Laveno: “Di quest’anno salverei l’inizio positivo in campionato con il Laveno, l’ambiente che ho trovato e il gruppo. Quello che non salvo, invece, è questa brutta pandemia che purtroppo ci ha fatto fermare tutti ai box. Speriamo che con l’anno nuovo possa cambiare tutto e che si possa riprendere a fare tutto quello che a noi piace fare: giocare”.
Andrea Brazzale, Virtus Bisuschio: “Parlando da calciatore ogni volta che ci siamo potuti allenare o giocare, soprattutto dopo il primo lockdown, è stata una liberazione. Mi è piaciuta la voglia di tutto il gruppo, il quale nonostante le difficoltà e le limitazioni è stato molto coeso. Da dirigente, voglio salvare il fatto che, nonostante le numerose regole che ci sono piombate addosso all’improvviso, siamo riusciti comunque ad affrontarle e ad offrire quel servizio sportivo ed educativo di cui ci facciamo promotori.
Per il 2021 ho gli stessi propositi sia da calciatore che da dirigente: poter ritornare in campo con il calcio e, in generale, con tutto lo sport in massima sicurezza. Grazie al vaccino e al comportamento di tutte le persone spero che, almeno per la prossima stagione, si possa vivere la normalità che ci meritiamo. Penso che l’importanza dello sport sia sottovalutata a livello statale, soprattutto a livello educativo e formativo. Noi della Virtus Bisuschio, quando ci presentiamo come Associazione Sportiva Dilettantistica alla comunità o agli sponsor, mettiamo sempre al primo posto questi valori. Mi piacerebbe quindi che sia finalmente chiaro a tutti il grande valore sociale dello sport”.
Ivan Franzini, Orasport Gazzada: “Salvo sicuramente la voglia da parte delle società dilettantistiche di rimettersi in gioco al più presto. In un anno travagliato come questo potrebbe essere facile abbattersi, ma vedo una certa volontà di cambiare pagina. Devo fare i complimenti all’Orasport Gazzada, che si è sempre dimostrata presente anche a distanza, aggiornandoci continuamente e non lasciandoci mai soli.
Eravamo partiti bene in campionato prima del nuovo stop, c’era tanto entusiasmo nel gruppo. Penso che l’obiettivo nascosto ma presente dentro ognuno di noi fosse quello di riuscire a fare il salto di qualità. Spero di ritrovare tutto questo anche nell’anno nuovo. La voglia di giocare e fare bene è tanta. Non so con quali modalità ripartiranno i campionati, ma sicuramente gli equilibri potranno spostarsi. Il rischio infortuni avrà un peso importante, perché riprendere una preparazione atletica durante le stagioni fredde non è semplice. Una cosa che mi preoccupa è l’approccio che potranno avere i calciatori, in generale, una volta riprese le attività, specialmente tra i più giovani. Non vorrei che possano aver perso la voglia di giocare e di allenarsi, preferendo quindi fare altro alla domenica. Il ruolo delle società sarà fondamentale per ricaricare le pile”.
Silvia Alabardi
Mariella Lamonica
Laura Paganini
Dario Primerano
Roberta Sgarriglia