Giana, Livorno, Alessandria. Secondo un plausibile boost di difficoltà. Perché nella Martesana devono evitare i playout, sul Tirreno la retrocessione diretta e sul Tanaro i playoff. Nel senso di sverniciare il Como nel testa a testa per la B. Ma restiamo all’immediato. Cioè, all’irrituale collocazione notturna (non occorreva dal 22 gennaio dell’anno scorso a Monza) del match con la Giana Erminio (domenica ore 20.30, stadio “Città di Gorgonzola”).
La Pro Patria ci arriva dopo 5 gare da tutto o niente (2 vittorie e 3 sconfitte). Striscia inferiore solo alle 8 tra 5^ e 12^ dell’andata. Indice di uno standard di prestazione (paradigma caro a Javorcic) non sempre calibrato nell’ultimo mese agonistico. Di fronte, un avversario che (a dispetto della classifica) è in clamoroso gas: 5 risultati utili (11 punti su 15), una sola sconfitta nelle ultime 8 (15 punti) dopo aver perso (di misura) con Como e Pro Vercelli. Insomma, andatura da parte sinistra della graduatoria. A proposito, terreno di gioco (pessimo) da calpestare con estrema cura. Soprattutto se dovessero mettersi di traverso anche le 4 gocce previste in serata.            

First reaction: shock! Le sconfitte bruciano. Quella con il Novara di più. Per motivi che è persino superfluo specificare. Ma se abbiamo capito qualcosa dello spalatino, il valore didattico dell’1-3 con i piemontesi avrà certamente fatto da filo rosso alla settimana di lavoro. Perché cadi 7 volte, rialzati 8. E anche se qui le sconfitte sono 9, l’adagio Zen è comunque la morte sua. Fuori Lombardoni per la stagione, toccherà a Boffelli fare da asse centrale (compito già assolto 12 volte con 3 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte). Ma (da qui alla fine), meglio tenere aperta anche l’icona Fietta. Opzione calzante agli skills tattici dell’asolano. Terza maglia difensiva contesa da Molinari e Saporetti. All’andata decise Castelli. Chissà che non possa trovare spazio anche tra 48 ore. Come sempre, la rifinitura di domani pomeriggio chiuderà il cerchio delle ipotesi.             

Scaglie di Giana. La crisi è quella del 7° anno. Il matrimonio, invece, quello con la Serie C. Già interrotto nei playout persi con l’Olbia la stagione passata. E poi riallacciato solo grazie al ripescaggio estivo. Allo stato, la 16^ moneta significherebbe spareggio con la Lucchese. Ma la Carrarese in rottura prolungata è sopra di un solo punto. Quindi, nulla è deciso. In un campionato biancoazzurro sterzato dal cambio in panca con la promozione dell’eterno Cesare Albè a Vice Presidente con delega all’Area Tecnica. Della serie, dalle nozze alla coppia aperta. Con Oscar Brevi ad insinuarsi in un legame che aveva scavallato il millennio. Sia come sia, con il nuovo skipper al timone, 26 punti in 21 giornate. Ovvero, media salvezza tranquillissima. E anche di più. Nello 0-0 di Olbia della 35^, schierato 3-5-2 con Acerbis tra i pali; Marchetti, Bonalumi e Montesano dietro; Perico, Pinto, l’ex Daniele Dalla Bona, Madonna e Zugaro in mezzo; Perna e Corti in avanti. Domenica rientra Greselin dal turno di squalifica (con testimone passato a Perna e Brevi). Per l’ex settore giovanile del Varese potrebbe scansarsi Zugaro.

Nero di sera. Sunday Night affidato al fischietto di Samuele Andreano di Prato (Andrea Bianchini e Antonio D’Angelo di Perugia gli assistenti, Nicolò Marini di Trieste il quarto ufficiale). Primo anno, 9 gare dirette in categoria, l’arbitro toscano è alla quarta direzione nel Girone A. Curiosamente, la terza al “Città di Gorgonzola” dove ha già officiato la Giana nella trasferta contro i condomini dell’AlbinoLeffe. Un precedente (avverso) invece per la Pro Patria. Quello nell’infausto 0-2 di febbraio con la Pergolettese.
A seguire i trascorsi stagionali nel raggruppamento:   
12 ottobre 2020  AlbinoLeffe – Giana Erminio  0-1
17 gennaio 2021  AlbinoLeffe – Lecco  0-0
21 febbraio 2021  Pro Patria – Pergolettese  0-2                                                   

Giovanni Castiglioni

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