Mercoledì 31 marzo, la frase del giorno
Il tennis si gioca soprattutto all’estero e gli italiani soffrono la lontananza, sono dei provinciali, si adattano alle condizioni, alla lingua e all’alimentazione peggio, molto peggio degli altri. E ancora: gli italiani non sanno investire su loro stessi. Un giocatore straniero con i primi soldi che guadagna si costruisce un suo team: coach, fisioterapista e preparatore atletico. Spende per migliorarsi. I nostri, invece, si “sparano” subito il macchinone o lo yacht o la villona e risparmiano su figure ormai fondamentali per la crescita. Mi spiace, sono pessimista: nel tennis siamo indietro come in altri campi dello sport e non solo. Oh, naturalmente sarei felicissimo di sbagliarmi.
Paolo Bertolucci

Paolo Bertolucci è nato a Forte dei Marmi il 3 agosto 1951) è un commentatore televisivo, allenatore di tennis ed ex tennista italiano.
Rappresenta, insieme con Orlando Sirola e Nicola Pietrangeli, uno dei maggiori talenti nel doppio mai espressi dal tennis italiano. Soprannominato “braccio d’oro” per il suo tocco e il suo talento tennistico, sin dall’età giovanile non è stato tuttavia supportato da un fisico adeguato, essendo brachitipo e tendenzialmente portato al sovrappeso. I sei successi ottenuti nel circuito maggiore lo collocano al terzo posto assoluto nella classifica di vittorie ATP dei tennisti italiani nell’Era Open, alle spalle di Adriano Panatta (10) e Fabio Fognini (9). Fu il primo giocatore italiano nell’Era Open a vincere tre tornei nella stessa stagione e l’unico ad aver realizzato questa impresa su terra battuta. Con il 12º posto dell’agosto 1973 vanta la quinta migliore classifica ATP raggiunta da un tennista italiano dall’introduzione del sistema di calcolo computerizzato, alle spalle di Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Fabio Fognini e Matteo Berrettini. La posizione nº 20 di fine 1973 è la quinta migliore, a pari merito con quella di Marco Cecchinato, con cui un tennista italiano abbia mai chiuso una stagione agonistica.
Nel 1980, insieme ad Adriano Panatta, si aggiudicò la prova di doppio a Monte Carlo, unico titolo conquistato nell’era Open da una coppia italiana nel torneo del Principato.

Mattia Marocco

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