Sempre più difficile. La FeralpiSalò posta ad ostacolo sabato sul cammino della Pro Patria (ore 14.30, stadio “Speroni”) è quanto di più sfidante possa offrire oggi il palinsesto del Girone. Per informazioni citofonare Pergolettese coventrizzata 6-0 al “Turina” nell’ultima di campionato. Un avversario che non perde da 76 giorni (o 12 partite) e che rappresenta con il Renate l’unica alternativa plausibile al duopolio di testa SudTirol/Padova. I biancoblu arrivano all’appuntamento sulla montante fiducia capitalizzata nell’adrenalinico 1-1 di Trieste. Ma anche zavorrati da una classifica comunque non rassicurante e da una transizione societaria ancora tutta da scrivere. O (se preferite), ancora tutta da non scrivere. Per chiudere l’andata ci saranno poi Mantova e Pergolettese. Sarà banale (e lo è certamente), ma superare indenni l’oxer verdeblu potrebbe aprire scenari incoraggianti. I punti pesano tutti. Anche se presi singolarmente.           

In-N-Out. Nelle porte girevoli azionate dal Giudice Sportivo, è il turno di stare ai box per Luca Pizzul. Ma (per compensazione), rientra Molinari. A muzzo (ed in attesa della seduta di domani mattina), fascia sinistra per Galli, ruolo di mezzala conteso tra Fietta e Brignoli e possibile rientro in difesa proprio di Molinari in luogo di Sportelli. Per il resto (8/11), Prina dovrebbe confermare la formazione del “Rocco”. Sempre scontando le assenze di Lombardoni, Vezzoni e (forse) anche del neo 39enne Colombo. Contro 5 delle prime 6 sinora affrontate, i tigrotti hanno ottenuto 2 pareggi (SudTirol e Triestina) e 3 sconfitte (Padova, Renate e AlbinoLeffe), barattando 3 vantaggi per 1-0 con un solo punto fatturato (quello di domenica con gli alabardati).         

Non è un paese per Vecchi. Scontatissimo rimando cinematografico che andrebbe però letto all’inverso perché Salò è invece davvero un paese per Stefano Vecchi. Nella mazurka delle panchine, Pavanel dalla Feralpi al Padova, Vecchi dal SudTirol alla Feralpi con guida altoatesina presa da Javorcic. Alla fine (forse), ci hanno guadagnato un po’ tutti. L’ex Primavera dell’Inter ha traslocato sul Garda il suo stile empatico sposato sul campo a gioco palla a terra e intensità elevatissima. Non esattamente materiale tecnico da vecchia Serie C. Ma i tempi cambiano. A tutte le latitudini. E il laterale Corrado di lui ha detto: “E’ un martello come Conte. Per come lavora non è di questa categoria”. Nel 6-0 di sabato con la Pergolettese (doppi Balestrero e Guerra, Legati, Miracoli), schierato 4-3-1-2 con Gelmi tra i pali; Bergonzi, Legati, Bacchetti e Corrado in difesa; Guidetti, Carraro e Balestrero in mediana; in attacco Di Molfetta enganche alle spalle di Miracoli e Guerra.

Balla coi pupi. Match affidato a Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto (Santino Spina di Palermo ed Edoardo Federico Cleopazzo di Lecce gli assistenti, Andrea Migliorini di Verona il quarto ufficiale). Quarto anno in categoria, il fischietto siculo ha diretto 39 gare in Serie C con 14 successi interni, 9 esterni, 16 pareggi, 149 gialli, 12 rossi (9 diretti) e 13 rigori. Nel quotidiano, Pirrotta è un ballerino professionista e istruttore di Zumba.
A seguire precedenti specifici. Notabile l’evidente inclinazione per l’incrocio tra Pro Patria e Pistoiese arbitrato due volte.      
16 settembre 2018  Pro Patria – Pistoiese  2-1
24 novembre 2019  Pro Patria – Pistoiese  1-1
29 settembre 2020  Gubbio – FeralpiSalò  0-0
21 marzo 2021  Grosseto – Pro Patria  1-0

Gira la quota. Gardesani favoriti ma non troppo. Secondo i bookies, vittoria biancoblu quotata (in media) 2.90, successo ospite bancato a 2.40, pareggio (esito meno probabile) a 3.05. In sintesi, più 2 (o 1) che X.  

A noi due. Padova con la pipa in bocca nel recupero della 14^ con la Juventus U23. All’Euganeo 2-0 (Ceravolo, Jelenic) e SudTirol avvicinato a 4 lunghezze aspettando lo showdown del 12 dicembre (18^) sempre nella Città del Santo. Nelle ultime 5 altoatesini e Biancoscudati hanno messo insieme 13 punti su 15 allungando parimenti su Renate (10) e FeralpiSalò (9). La corsa alla Serie B diretta ha tutta l’aria di un ruota a ruota Javorcic/Pavanel.      

Giovanni Castiglioni

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