Come molti altri sport, il pugilato sta iniziando a riprendersi dopo i duri colpi della pandemia, tutt’altro che conclusa. Gli atleti che praticano questa disciplina hanno ricominciato i loro allenamenti e attività da pochi mesi, cosa che in questo momento basta e avanza dopo le lunghe chiusure delle palestre.
Proseguiamo quindi il percorso alla scoperta dei giovani talenti del nostro territorio concentrandoci questa volta proprio su uno sport grezzo come il pugilato. Abdallah Mohamed Amin, è uno di questi ragazzi. Tunisino, classe 2003 e diciotto anni compiuti a gennaio, Amin è un giovane pugile molto determinato e si allena presso i Panthers di Varese, palestra gestita dal maestro Augusto Lauri. Al momento Mohamed ha all’attivo quattro incontri con altrettante vittorie e viene definito come un ragazzo molto promettente, soprattutto dal suo maestro. Lui stesso ci racconta la sua storia, i suoi obbiettivi e il duro momento vissuto durante la pandemia, che lo ha costretto allo stop.

Come ti sei avvicinato al pugilato?
“Pratico pugilato da un paio d’anni, e proprio due anni fa un mio amico mi ha proposto e convinto a provare. Così mi sono iscritto presso la palestra di pugilato dei Panthers qui a Varese, dove tutt’ora mi alleno. Il pugilato mi è sempre piaciuto e dal momento in cui ho iniziato a praticarlo mi sono appassionato ancora di più”. 

Come ti trovi ad allenarti coi Panthers e la tua squadra?
“Mi trovo benissimo. Questa palestra è piena di brava gente e per me è un vero piacere allenarmi con loro. Abbiamo la fortuna di essere allenati dal signor Lauri che ha davvero tanta esperienza e passione da trasmettere a noi giovani. Mi trovo bene con tutti e c’è anche mio fratello si allena qua con me”.

Qual è il tuo attuale obbiettivo?
“Voglio diventare professionista. Ovviamente non è una passeggiata, ci vuole molto impegno e costanza negli allenamenti, ma ho molti stimoli e il mio allenatore e compagni di squadra mi danno la spinta che serve per dare tutto”.

Come hai vissuto la lontananza dal tuo sport, dovuta alla pandemia?
“La lontananza dalla palestra mi è pesata parecchio. Adesso abbiamo ripreso da due mesi circa. Come tutti sanno, le palestre sono state molto penalizzate dalla situazione in cui siamo e per tutti noi è stato complicato. Quantomeno potevo allenarmi a casa per conto mio visto che ho un po’ di attrezzi, ma è senza dubbio più bello allenarsi in palestra con tutti i tuoi amici e compagni”.

Quali sono le tue passioni oltre il pugilato?
“Sicuramente la pasticceria, studio in una scuola per diventare pasticcere, una mia grande passione. Per il resto, dal punto di vista sportivo, seguo solamente il calcio, la Serie A ma guardo molto anche i campionati esteri e ho sempre tifato il Real Madrid”.

Stefano Sessarego

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