“Gioca, sogna e cresci insieme a noi!”. Questa frase non è solo lo slogan dell’Accademia Varese, ma il messaggio che il mondo biancorosso vuole trasporre quotidianamente in realtà attraverso lavoro, sacrificio, passione ed entusiasmo. Portavoce di tutto ciò è Angelo Bruno, responsabile tecnico della società, che rivive con noi gli ultimi mesi vissuti e illustra i progetti futuri.
“Ringrazio l’Accademia Varese per aver sempre creduto in me e per avermi accolto come parte della famiglia – esordisce il dirigente classe ’77 –. Quest’anno le mie responsabilità sono state estese, un incarico che prendo con entusiasmo, e ho la fortuna di poter crescere relazionandomi con gente che conosce e vive il calcio ad alti livelli come Sean Sogliano, il direttore Bruno Limido e, tra gli altri, Massimiliano Dibrogni della Salernitana neopromossa in Serie A. Il mio entusiasmo è quello di tutta l’Accademia Varese perché la società è stabile e fiorente, i numeri sono in crescita e ognuno dei protagonisti vuole fare le cose fatte bene; c’è un clima sereno e tanta professionalità”.
A metà giugno si è tenuto Vamos, il primo Camp dell’Accademia Varese; com’è andato?
“Davvero bene. Con questo progetto abbiamo voluto dare un senso di continuità a quanto fatto finora e aiutare i nostri ragazzi che venivano da un anno difficile. È stato un evento multisport: per un buon 70% ci siamo concentrati sul calcio, ma non sono mancati corsi di tennis, di pallavolo, di ping pong e di molto altro, unito anche ad un gruppo di animatrici che insegnavano lo spagnolo attraverso una serie di quiz legati al mondo calcistico. Per essere la nostra prima esperienza in questo senso direi che tutto è andato alla perfezione: ai partecipanti non è mancato nulla, dalla merenda al pranzo, e i genitori sono stati così entusiasti da chiederci di ripeterlo anche la settimana successiva. Credo che la location abbia fatto la differenza perché il Centro Sportivo di Viggiù, immerso nel verde, ha tutto ciò che serve per fare da contorno ad iniziative del genere”.
Proprio a Viggiù, il prossimo luglio, si terrà il terrà l’evento Open Goal; di cosa si tratta?
“È il terzo Open Goal targato Accademia Varese e non possiamo che ripeterlo qui a Viggiù perché c’è davvero tutto, dal campo in erba a 11 a quello in sintetico a 9, passando per i campi a 5. Cominceremo da giovedì primo luglio con i ragazzi 2006, 2007 e 2008: saranno presenti tutti gli istruttori, ognuno di loro patentato UefaC o UefaB, e impronteremo ogni allenamento sulla tecnica e sulla motoria in modo da impostare anche la prossima stagione. Al termine della giornata ci sarà ovviamente un confronto con i genitori per pianificare l’annata. Il venerdì seguente sarà la volta della Scuola Calcio e, oltre a tutti i mister, sarà presente anche un ragazzo che si sta laureando in Scienze Motorie per seguire da vicino l’attività dei bambini; sabato sarà poi la volta di tutte le annate”.
Giornate di calcio con profili di altissimo livello; chi ci sarà come ospite?
“Non mancherà Sean Sogliano e siamo orgogliosi di annunciare la presenza di Pietro Tripoli (che con il suo Ligorna ha appena conquistato, segnando un gol, la Serie D vincendo lo spareggio contro la Cairese per 3-1, ndr) e di Giuseppe Sannino, un nome che per Varese rappresenta un’autentica garanzia. Entrambi sono entusiasti di seguire il percorso di crescita dei ragazzi e la loro partecipazione significa tanto. In più verrà anche un mister di Serie A, ma non posso svelarti il suo nome; sarà una sorpresa per tutti! Quando verrà? Di sicuro sabato 3 luglio ma ci auguriamo che possa replicare anche il sabato successivo”.
Cosa vi aspettate da questi sei giorni di calcio?
“In primis ci aspettiamo di ricevere quanti più ragazzi possibili proprio per far conoscere il nostro progetto e dar continuità, nonostante il Covid, alla nostra crescita. L’aspetto più importante, comunque, sta nel trasmettere il nostro credo: gioca, cresci e sogna insieme a noi. In Accademia Varese si gioca per puro divertimento ma, al tempo stesso, si cresce in un ambiente sano e professionale che cura ogni dettaglio grazie a persone che credono nel sogno di far arrivare qualche ragazzo nel calcio che conta. In poche parole, l’Accademia Varese è una scuola calcio che fa crescere i giovani per portarli, un domani, nel calcio che conta”.
Sarà anche l’occasione per cominciare a strutturare in maniera definitiva le annate per la prossima stagione; da questo punto di vista qual è la situazione?
“I feedback ricevuti dai genitori sono stati decisamente positivi e andiamo verso una riconferma totale di tutti i ragazzi. Questo ci inorgoglisce perché dimostra che anche nonostante il Covid abbiamo lavorato bene dato che, quando si poteva, eravamo prontamente in campo. Tra l’altro, durante i mesi di alternanza tra zona rossa, arancione o gialla, abbiamo disposto rette settimanale in modo che i genitori pagassero in base a ciò che i ragazzi facevano. Per cui oltre alle riconferme ci aspettiamo anche di riscuotere nuove adesioni attraverso il passaparola, perché l’importante è fare calcio fatto bene e arrivare alla fine di ogni allenamento stanchi ma felici”.
A proposito di Covid, quanto vi inorgoglisce il fatto di vedere la realtà Accademia Varese crescere così tanto in un periodo così complicato?
“Il segreto è la forza del gruppo. La società, oltre ad essere sempre presente e molto esigente sulla preparazione degli istruttori, ci fornisce tutte le strutture, i campi e i collaboratori di cui abbiamo bisogno; tutti questi ingredienti portano al consolidamento di un gruppo davvero coeso. Vedere che da inizio pandemia ad oggi abbiamo raddoppiato i nostri tesserati arrivando a oltre 150 ragazzi non può che essere un’enorme soddisfazione. Quando qualcuno si avvicina a noi chiedendo informazioni sui nostri progetti la risposta è sempre la stessa: noi facciamo crescere i ragazzi in un clima familiare senza pressioni perché, a questi livelli, non bisogna per forza fare il risultato, ma semplicemente permettere a tutti di maturare con il sorriso sulle labbra”.
Quanto è importante la trasparenza comunicativa?
“È fondamentale. Noi abbiamo due segreterie, una a Viggiù e una allo stadio che sono sempre disponibili ad illustrare con precisione ogni aspetto della nostra realtà. Tra i nostri obiettivi c’è anche il consolidamento del rapporto con i genitori, facilitandoli in tutto: ad esempio, sarà sempre attivo un servizio di trasporto con un pullman che partirà dall’Ossola in direzione Viggiù, e viceversa, per evitar loro eccessivi spostamenti. Sono piccoli semplici gesti che dimostrano però la bontà della nostra società”.
È tutto pronto per la ripartenza di settembre, dunque?
“Assolutamente sì, ma prima ci sarà anche spazio per il Camp organizzato dal Padova, a partire da settimana prossima, cui porteremo una selezione di nostri ragazzi. Poi, dal 31 agosto, riprenderemo a pieno regime con i più grandi e, a seguire, cominceranno anche tutte le altre annate. Anche a livello di tornei ci stiamo organizzando per fare le cose nel migliore dei modi: già l’anno scorso avevamo organizzato un torneo internazionale da fare a Viggiù che purtroppo è saltato, ma lo riproporremo la prossima estate. Tra settembre e ottobre, comunque, ci saranno dei test match contro squadre professionistiche per ognuna delle nostre annate e, chiaramente, tutti i nostri ragazzi saranno presenti”.
Matteo Carraro