Un progetto ambizioso ed una candidatura da far stropicciare gli occhi per uno degli eventi più importanti, se non quello di maggior spicco in Europa a livello di basket giovanile: l’Adidas Next Generation Tournament, l’Eurolega dei più giovani per intenderci, che Varese Academy vuole portare nella Città Giardino ospitando una tappa della manifestazione.

Il settore giovanile biancorosso ci proverà con tutte le sue forze a portare un evento grandioso che come tempistiche potrebbe occupare indicativamente la settimana finale di marzo 2022. Varese riceverebbe all’ombra del Sacro Monte altre sette squadre, oltre a quella dell’annata 2004 in maglia biancorossa per giocarsi l’accesso alle Final Eight, la cui sede finale non è ancora stata decisa.

Si tratterebbe di una tre giorni di gare, ovviamente giocate sul parquet dell’Enerxenia Arena, che vedrebbe una prima suddivisione in due gironi delle 8 partecipanti a questa tappa. In seguito si sfiderebbero in accoppiamenti stile playoff, quindi la prima classificata con l’ottava, la seconda con la settima e via dicendo fino alla finale del raggruppamento. Chi vincerà si unirà alle altre tre vincitrici degli altri raggruppamenti, formando le magnifiche quattro che accederebbero alle Finali.
Non solo, però, perché oltre alle quattro squadre che si qualificherebbero direttamente alla Final Eight, da questi tornei ci saranno altri 4 team chiamati su invito che solitamente sono molto blasonati, come ad esempio Real Madrid o Barcellona.

Si tratterebbe di un evento unico in quanto Academy è l’unica società italiana in lizza per questa attribuzione. Il verdetto finale da parte degli organi preposti dovrebbe arrivare entro una decina di giorni e potrebbe quindi realizzarsi di quello che sarebbe un sogno ad occhi aperti per tutta la Varese del basket che tornerebbe così a respirare l’aria e le emozioni della pallacanestro d’Europa dopo tantissimi anni.

Ora non resta altro che aspettare e sperare. Intanto Academy il suo lo ha fatto e lo sta facendo e adesso attende notizie positive per una grande festa che andrebbe oltre il mero risultato sportivo.

Alessandro Burin

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