Alle 5 (e mezza) della sera. Appuntamentoalle 17.30. Orario da corrida. E (domenica) fischio di inizio di Pro Patria-Juventus U23. Primo atto (per una delle due anche ultimo) dei playoff per la B. L’obiettivo di entrambe è tornare in campo 72 ore dopo per il secondo turno (per i biancoblu sarebbe sempre allo “Speroni”).
Due le vie d’accesso per i tigrotti (pareggio e vittoria), una per gli zebrati (solo vittoria). Privilegio figlio delle 5 posizioni di scarto e dei 9 punti di distacco in classifica. Differenza chiarissima nella corsa a tappe. Meno nei confronti diretti (un successo per parte). Finita una stagione (compressa) da 38 gare in 219 giorni, ne parte una (ancora più liofilizzata) da (potenzialmente) 10 in 35. Regole di ingaggio mutate. Calcoli ridotti allo stretto necessario. Alla fine (retorica Highlander), ne resterà soltanto una.           

La miglior difesa è… la fuga (in avanti). Miglior reparto arretrato del campionato (28 reti subite, meglio in C solo le 26 del Padova). Clean sheet a quota 20 (11 in trasferta). L’attacco non può (causa pandemia), vendere i biglietti. Certamente la difesa vince le partite. O contribuisce a non perderle. La Pro Patria ha protetto meglio la porta nell’anno in cui (e non è un paradosso) si è difesa meno. Portando (spesso) la linea di pressione nella metà campo avversaria. Perché, se possibile, si attacca in 10 (portiere, va da sé, escluso) e ci si difende in 11. La fase (difensiva) conta più del reparto (difensivo).

Tu quoque, Brucio, fili mi! La Juventus U23 perde a Piacenza (perdendo una posizione), la Pro Vercelli non vince a Carrara (rimettendoci terzo posto e 2 partite di playoff). Due gare (teoricamente) scontate (emiliani e marmiferi senza nulla da chiedere all’epilogo di campionato), due esiti controcorrente. Fortunatamente, nessuno si è portato i 3 punti da casa. Per sottolineare che anche l’Alessandria tutto ha fatto, tranne che scansarsi. Per informazioni, citofonare Greco. O (forse) meglio, gli ex Bruccini e Giorno.           

A me mi piace vivere alla grande. Eccesso di particella pronominale a stretto scopo di citazione cantautorale (di nicchia). Quindi, saldo di fine stagione: Lecco 19, Como e Pro Patria 16, Renate 13, Alessandria 11, Pro Vercelli 9. Questa la classifica del minitorneo di 10 gare tra le prime 6. Se ne deduce (ironicamente), che la formazione biancoblu ha fatto peggio solo del Lecco (peraltro battuto 2 volte). Dei 16 punti, 11 raccolti nel girone di ritorno. A conforto del percorso (di crescita), spesso evocato legittimamente da Javorcic.

Quel Rambo del Lago di Como. Inibizione sino al 18 maggio perche “in stato di squalifica, alla fine del primo tempo di gara, si introduceva indebitamente negli spogliatoi ed ivi permaneva per l’intero intervallo” (DS Domenico Fracchiolla), squalifica di 2 gare effettive e 500 euro di ammenda per “comportamento offensivo verso il direttore di gara” (Preparatore dei portieri, Carlo Zotti), un turno di stop per recidività in ammonizione di Ferdinando Mastroianni. Assenze nel playoff con il Grosseto da sommare a quelle pregresse di Borsellini e Malgrati squalificati 2 turni dopo la 37^. Al Lecco i nervi sembrano a fior di pelle. Con tanto di gossip su (presunti) sinistri scricchiolii della panca di D’Agostino. La post season sotto la Grigna promette scintille.   

…altrimenti ci arrangiamo! Mentre a Como per la B riciccia il nome di Mario Balotelli, la Juventus U23 starebbe concupendo Antonio Donnarumma, 31 anni a luglio, fratello maggiore di Gianluigi (in arte Gigio). Ma come? Proprio mentre la prima squadra bianconera sarebbe sulle tracce di Donnarumma junior, il Grande Fratello del Milan, la seconda accoglierebbe Donnarumma senior, vale a dire il congiunto. Ma guarda un po’ che combinazione…                 

Giovanni Castiglioni

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