Arriva la terza partita del girone B di Supercoppa Discovery+ in casa Pallacanestro Varese, una partita che potrebbe già sapere di rivincita. L’avversaria è, infatti, quella Vanoli Cremona uscita vincente dal ìla gara di lunedì scorso.
Domenica sera ore 20.30 all’Enerxenia Arena, si capirà se ci sono stati degli effettivi passi in avanti dalla sfida con Sassari di metà settimana ma soprattutto fino a che punto è cresciuta la squadra, sia da un punto di vista fisico sia da un punto di vista tecnico-tattico.

Un match che, a differenza della sfida del PalaRadi, dovrebbe vedere tra le fila della Vanoli il nuovo centro McNeace, mentre dovrebbero essere ancora assenti sia Harris che Miller. Stesso discorso per la Openjobmetis che non recupera Trey Kell nemmeno per questo match e lo rivedrà in campo presumibilmente intorno a venerdì 17, mettendo da parte tutta la scaramanzia del caso.
Una partita che quindi sarà molto simile a quella di una settimana fa, ma nella quale Varese dovrà cercare di eliminare gli errori commessi proprio a Cremona, partendo da una maggior fisicità in termini di tenuta difensiva, fondamentale per avere in pugno il match fino alla fine.
Sarà vitale per i biancorossi riuscire a limitare Poeta e Cournooh, facendo leva sulle prestazioni difensive di Beane, Wilson e De Nicolao, quest’ultimo chiamato al riscatto dopo due prove sotto tono.

Una difesa da migliorare così come l’attacco.
Al PalaRadi la squadra biancorossa è apparsa molto spaesata, facendosi trovare spesso sbilanciata e fuori fase nella metà campo offensiva, finendo ad affidarsi troppo spesso all’iniziativa del singolo oppure a forzature da tre punti che non competono alle qualità e caratteristiche del gruppo di quest’anno.
Già con Sassari in questo senso si sono visti importanti passi in avanti, con una squadra più preparata in campo e che sapeva cosa fare con la palla tra le mani, convincente nella ricerca del gioco fatto di tanta circolazione di palla e coinvolgimento di tutti gli effettivi sul parquet che Vertemati richiede ai suoi.
Una settimana fa era pesata molto anche l’assenza improvvisa di Kell in cabina di regia, perno su cui aveva lavorato tutta la squadra fin da inizio ritiro. Ora, l’auspicio è che con qualche giorno di lavoro in più provando Gentile e Beane come play, l’organizzazione tattica sia ancor superiore ed efficace rispetto a quanto mostrato contro la Dinamo.

E’ indubbio poi che l’Openjobmetis dovrà essere brava a sfruttare al massimo la superiorità fisica che si verrà a creare in campo al momento delle prime rotazioni, un po’ come fatto nei primi due quarti a Cremona, cercando di mantenere questo vantaggio per tutti i 40′.
Sicuramente ci sarà maggior lavoro sotto il ferro per Egbunu, Jones e Sorokas, visto il rientro di McNeace e le ottime prove in queste gare di Agbamu e Sanogo; oltretutto con un Caruso in più a disposizione, che può dare minuti e fiato al centro nigeriano biancorosso, e che potrebbe garantire più energia fisica e atletismo per tutta la partita.
Si giocherà qui gran parte del match, con Varese che ovviamente punta sempre molto sulla prestazione di Gentile, voglioso di ripetere e continuare a fare le ottime cose viste in queste prime uscite stagionali, espulsione a parte, da derubricare subito a isolato e non ripetibile episodio.
Precisione tecnica e applicazione mentale alla gara saranno i due capisaldi con cui i biancorossi potranno risolvere la contesa, limitando al massimo quelle fasi di improvvisazione messe in mostra a Cremona, senza farsi trascinare dall’inerzia del match ma cercando di condurlo, dando un’impronta precisa a quello che deve essere lo spartito di gioco. Vietato lasciar scivolare il match sul piano puramente balistico, potrebbe essere un grande problema, la gara di una settimana fa insegna.

Alessandro Burin

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